Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino
Terzo premio del concorso internazionale di architettura per la progettazione delle aree di accoglienza, dei servizi accessori e dell'immagine coordinata del
Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino.
Il progetto MURENA si presenta nel panorama torinese come spazio collettivo dove le attività di servizio collaborano coi cortili, inseriti così all’interno del sistema di parchi urbani e piazze cittadine. L’intervento non tenta di stravolgere la natura spaziale dell’edificio storico, ma ne valorizza le qualità intrinseche, lavorando nel rispetto della preesistenza e trasformando il museo attraverso ricche costruzioni scenografiche.
MURENA si vuole aprire il più possibile alla città. Da una parte le due corti diventano i palcoscenici per esporre parte della collezione museale creando una stretta connessione visuale e atmosferica tra lo spazio delle gallerie espositive e quello delle corti; dall’altra le facciate esterne, ridefinite e ritmate dai nuovi “ligthbox” (teche luminose) enfatizzano la missione divulgativa del museo e ne rilanciano la nuova identità visiva, instaurando una nuova interazione tra interno ed esterno.
Un Elefante Indiano di nome Fritz, un annoiato Alligatore in resina stampata, una Pianta Carnivora rara al fianco di una Atropa Belladonna L. accuratamente conservata in vaso, un elegante Pinguino Reale che spalleggia un impettito Gorilla fedelmente riprodotto. Sono solo alcune delle istantanee di questo fecondo gabinetto delle meraviglie che aspetta di essere svelato. Una Wunderkammer, dove lo stupore davanti all’inaspettato, diventa esperienza comune e condivisa. Il Catalogo Animale e il Catalogo Vegetale sono esili strutture in acciaio, rispettosamente distanti dalle facciate retrostanti. Esse ospitano animali riprodotti in vetroresina ed esemplari vegetali di piante rare autoctone. Si viene a creare un vivace dialogo tra gli elementi naturali ordinati, che oltrepassano il solo fine didattico per diventare spettacolo.
Nel nuovo MURENA i percorsi e le attività si possono fruire e scegliere liberamente. Dal grande Foyer di ingresso ove è localizzata la biglietteria è possibile accedere sia alla mostra a pagamento che agli spazi pubblici delle corti, del bar e della ‘Antica Farmacia’ ora trasformata nel bookshop del museo. I tre ingressi su via Giolitti vengono aperti contemporaneamente sia per aumentare la porosità del museo che per consentire l’accesso per le attività indipendenti, anche dopo la chiusura del museo.
Le aree di accoglienza del nuovo MURENA sono concepite come spazi urbani. Il loggiato funge da promenade lunga e fluida dalla quale godere da un lato della vista dei Cataloghi Tassonomici e dall’altro accedere a tutti gli spazi di servizio e attività che su di esso si affacciano: aule didattiche, libreria, guardaroba e sala conferenze. Il nuovo bar, in quanto attività di punta del MURENA, viene collocato in posizione privilegiata, sul patio vegetale al quale è direttamente collegato attraverso una rampa d’accesso.
Il sistema d’immagine coordinata del nuovo MURENA si basa sulla corrispondenza e interazione tra esterno e interno. Attraverso l’utilizzo di lightbox luminosi che richiamano l’idea di teca museale espositiva e che sono posizionati in facciata, gli utenti al di fuori vengono guidati e accompagnati all’ interno del museo. Il nome proprio scelto, MURENA è l’acronimo di MUseo REgionale di scienze NAturali di Torino. Il logo è una ‘M’ zoomorfa in carattere Parmigiano.