Il bando del concorso prevedeva la ristrutturazione del Parco delle Rimembranze giardino monumentale delle memorie belliche posto sapientemente dove due montagne toccavandosi determinavano un compluvio da cui dominare la valle; tutto ciò a fianco delle splendide mura abitate di un centro medioevale come Serra San Quirico.
La speculazione edilizia più dell'incuria interrompeva negli anni settanta questo rapporto visivo fra monumento verde e valle sottostante.
Nel progetto lo schema perfettamente simmetrico volto a guardare la valle, viene quindi reinterpretato con una composizione assimetrica, euritmia era il motto scelto, enfatizzando un residuale squarcio visivo ancora potenzialmente significativo.
Percorsi di connessione fra centro storico e passeggiata al parco, un parterre centrale, una stanza aperta sulla valle con giochi d'acqua si riappropiano, nella realizzazione, delle relazioni alla scala urbane e territoriale.
Mattoni del colore delle mura cittadine utilizzati senza aggettivazioni ulteriori in maniera minimalista e pietra arenaria, pietra locale, con suggestioni orientali sono i materiali scelti a rafforzare il legame e linterazione col contesto.