PEEP 2000 Comparto Violino
L’attenzione del progetto è rivolta sia alla costruzione di un favorevole rapporto psicofisico abitante e ambiente costruito, sia alla definizione di un’intesa edificio/ambiente che permetta di utilizzare al meglio le fonti rinnovabili, minimizzando l’inquinamento, assicurando un significativo livello di benessere igrotermico, ottico-visivo e di qualità dell’aria.
Le tematiche bioclimatiche hanno quindi condizionato le differenti scale dell’intervento: il lotto, l’architettura, i materiali e la componente impiantistica e le attenzioni progettuali, per raggiungere condizioni di benessere igrotermico, bilanciando i parametri microclimatici interni, prevedono il ricorso ad una forma architettonica, ad una localizzazione e a caratteristiche costruttive che, in maniera indipendente da interventi tecnologici specifici di natura impiantistica, siano in grado di sfruttare il comportamento passivo del fabbricato.
All’interno del comparto A/19 sono presenti due tipologie di corpi di fabbrica: l’edificio a quattro piani e la casa a schiera. Il piano terra
delle palazzine è destinato alla sala civica e ad attività commerciali, i tre livelli superiori sono suddivisi in appartamenti destinati alla locazione convenzionata, le unità che compongono le schiere, destinate sia alla vendita che alla locazione convenzionata, sono organizzate secondo la logica solare in relazione ai tempi di permanenza all’interno della stanza: sul fronte Sud-Est è posto il soggiorno con zona pranzo e le stanze da letto singole; a Nord–Ovest sono collocati gli ambiente tampone (servizio igienico, vano scala, cucina), destinati a trattenere il guadagno tecnico accumulato durante il giorno.
In entrambe i casi l’involucro edilizio (murature, solai, serramenti, copertura) svolge un ruolo passivo determinante per garantire il comfort interno attraverso l’utilizzo di materiali in grado di produrre, tramite le loro proprietà fi psicotecniche (coibenza, accumulazione, inerzia termica, igroscopicità, ventilazione, temperatura superficiale, diffusione) capacità di assorbimento, controllo ed equilibrio.
L’obiettivo è quello di ottimizzare sia i fattori di inerzia termica e coibentazione per produrre scambio termico invernale ed estivo tra interno ed esterno sia lo “smorzamento” e lo “sfasamento” dell’ onda termica giornaliera.
Inoltre le scelte cromatiche basate sulla tetrade di colori, nella tonalità più chiara e nella tonalità più scura, concorrono nel sottolineare sia l’articolazione volumetrica delle singole unità, evidenziando i rapporti tra pieni e vuoti, sia il funzionamento stesso degli organismi edilizi in relazione all’efficienza bioecologica. Un’esposizione migliore per i corpi di fabbrica, per ottimizzare l’efficacia di una progettazione bioclimatica, in particolar modo solare passiva.
All’interno del comparto sono presenti due tipologie di corpi di fabbrica: l’edificio a quattro piani e la
casa a schiera.
Il modo in cui l’energia solare viene captata, accumulata e distribuita, tramite gli elementi tradizionali di un edificio, muri, pavimenti, tetto e finestre, influisce in misura notevole sul comfort degli abitanti.
Alla base della progettazione solare passiva è il concetto dell’edificio individuato come un collettore solare, un accumulatore termico all’interno del quale la trasmissione del calore avviene in modo naturale per convezione, conduzione e irraggiamento.
Lo scopo del sistema è quello di fornire energia utile alla parte abitata di un edificio, nei momenti
in cui viene richiesto un contributo termico, controllare gli effetti della dispersione termica durante
le ore notturne ed evitare problemi di surriscaldamento nel periodo estivo.
L’uso efficace dell’energia per il riscaldamento passivo degli edifici coinvolge tutto il corpo di fabbrica: le facciate a Sud aprono il manufatto alla captazione delle radiazioni solari e per tanto sono realizzate prevalentemente con materiale traslucido, a Nord, la massa muraria chiude la costruzione, per immagazzinare l’energia, evitare le dispersioni ed intervenire sull’equilibrio termico.
Le pareti a Sud, quindi, nel periodo invernale, per garantire il massimo livello di accumulo non devono essere soggette alla presenza di coni d’ombra portati da oggetti adiacenti e, nel periodo estivo, devono essere protette dal rischio di surriscaldamento tramite frangisole o messa a dimora di elementi
vegetali a foglia caduca.