Parcheggio Multipiano Per 800 Auto E 100 Pullman
Larea oggetto del concorso è collocata in posizione di passaggio tra due scale insediative, quella più precisamente urbana e quella del paesaggio. La precedente utilizzazione a deposito, ex Sita, ne ha sfigurato tutte le originarie connotazioni, lasciando una ferita nel paesaggio ancora del tutto evidente nella sua drammaticità.
Prima di qualsiasi soluzione architettonica, riteniamo che il progetto debba indagare il sistema urbano, il sito, e la sua storia per poi trovare una risposta chiara in un linguaggio moderno che risponde al carattere specifico del luogo.
Come diceva Norberg-Schulz, a Siena il Genius Loci sembra essere lungo due chilometri e mezzo.
Al centro dellinteresse vi sono i dialoghi che esso è capace di stabilire con lintero contesto collinare.
Così lesigenza per la città di costruire un parcheggio in questa parte di territorio diventa loccasione per ridare a questo luogo una giusta valorizzazione, per anni negata.
Come afferma George Candilis: la costruzione isolata è un mostro, mentre se essa è parte di un sistema non rappresenta mai un ingombro nello spazio, ma apre verso nuove possibilità.
Queste sono state le indicazioni fondamentali sulle quali lidea progettuale si è sviluppata.
Lanalisi del territorio è stata condotta in maniera scrupolosa parallelamente alla valutazione delle trasformazioni possibili.
Così la ricerca sul paesaggio non ha implicato solo valutazioni estetiche ma ha messo in gioco fattori diversi: il verde, la luce, i colori; così sono emersi i vincoli poi diventati risorse dalle quali è stata ricavata la soluzione di progetto proposta.
Non si è trattato dunque di pensare un oggetto, ma di ridisegnare una parte di un sistema.
In unarea collinare, non lontano dalla fortezza Medicea, il progetto si estende sul crinale della collina aderendo al terreno, rispettando così la condizione contestuale ma presentandosi nello stesso tempo con una precisa identità.
Dopo aver individuato queste tracce, il progetto cerca costantemente una soluzione che prende atto dellorografia senza però fare rinunce.
La soluzione proposta stabilisce un forte rapporto con il costruendo collegamento pedonale Strada di Pescaia via C. Battista; il nuovo convive con lesistente senza dramma, stabilendo invece con esso sottili nessi comunicativi.
Qui viene ripreso il senso del tessuto fortemente irregolare, con i contorni frastagliati e i ritmi complessi e spezzati, propri della città di Siena.
Al collegamento pedonale in costruzione si aggancia un sistema di rampe pedonali per la distribuzione funzionale ai vari livelli del parcheggio, dentro uno spazio contaminato da una forte concezione dinamica che allo stesso tempo ci rimanda al tema del patio.
Limpianto strutturale in calcestruzzo armato è sostanzialmente molto semplice, strutture verticali a setti e orizzontamenti a pannelli precompressi prefabbicati permettono di ottenere un utilizzo ottimale sia per le auto che per gli autobus.
Il progetto sintetizza in pochi gesti calibrati la sua forza; tre lame, interamente in corten , affiorano irrevocabilmente dal terreno, quasi sia qui allopera unenergia tellurica, per rivelare poi uno spazio capace di imporre allinsieme la sua impronta.