Cimitero di Valtopina
L’impianto cimiteriale esistente si trova nel Comune di Valtopina, è caratterizzato dall’ area occupata dal vecchio cimitero realizzato in tempi diversi e da un comparto interamente recintato con muro in c.a. e rete metallica parzialmente edificato con stralci successivi che si trova a monte dell’impianto cimiteriale originale. Dall’ingresso situato in prossimità di un piccolo parcheggio esterno, si accede ad un’area sterrata fortemente in declivio delimitata a destra dal vecchio cimitero formato da due aree verdi a terrazza con file di loculi disposti a lato, collegato con il luogo oggetto di intervento da una scala e separato da murature che ne delimitano i confini, sempre a destra si trovano le mura retrostanti i loculi realizzati successivamente e un muro di contenimento oltre di alcune cappelline private realizzate recentemente. Una strada sterrata in discesa collega una zona dovesono state costruite edicole private. A sinistra dell’ingresso sono state realizzate cappelline con struttura in c.a. a vista.
Il progetto definitivo architettonico é stato redatto sull’intero comparto rimasto inedificato al fine di ottenere le autorizzazioni per l’intervento nella sua complessità e sono stati evidenziati gli stralci che possono essere realizzati in tempi diversi.
Il progetto prevede la realizzazione complessivamente di 460 loculi e 42 ossarine. Planimetricamente l’intervento potrà essere edificato in più stralci funzionali, tale scelta è nata dall’esigenza di realizzare lotti successivi non solo per motivi economici, ma anche dal punto di vista formale, cioè si è pensato ad un organismo che ad ultimazione dei singoli stralci non darà la sensazione di avere realizzato opere incompiute, ma opere terminate perfettamente funzionanti.
La difficoltà principale del progetto è quella di intervenire da una parte in un contesto dove l’orografia del terreno si presenta in forte declivio, dall’altra dalla presenza di percorsi sterrati che collegano i vari punti del cimitero, che non possono, evidentemente, essere interrotti e dai rigidi vincoli imposti dalle costruzioni perimetrali che cingono l’area cimiteriale. Per la realizzazione dell’ampliamento si è pensato ad un organismo non in linea ma frazionato, formato da elementi “cubici monolitici” contenenti
ciascuno 20 loculi su cinque livelli aventi dimensioni di ml 4.25x4.25x4.25, inseriti nel terreno in declivio secondo un ordine apparentemente disomogeneo, ma in realtà organizzato in maniera tale da ridurre il più possibile gli scavi ed i riporti (che avranno lo stesso volume) e l’impatto visivo. Saranno realizzate otto piazzole a quote differenti, dotate di piccole aree verdi ed alberature ad alto fusto, delimitate dai blocchi posizionati in modo da formare delle piccole piazze pavimentate, luoghi facilmente raggiungibili con rampe per disabili e scale (anche se la pendenza pronunciata dei percorsi esistenti, non consentiranno ovunque di avere le rampe rispettanti le normative in materia di portatori di handicap). I prospetti principali dei vari blocchi sono rivolti verso il centro delle piazzette posizionate a quote differenti; la vicinanza degli elementi creeranno spazi piccoli ed accoglienti dove la sacralità del luogo sarà valorizzata al massimo.
La sensazione che si avrà osservando l’intervento sia dall’esterno che dall’interno degli spazzi vuoti, sarà quello di essere in un “borgo” dotato di edifici discreti, piazze pavimentate, scale e rampe che collegano i vari luoghi posti a quote differenti, scorci verso valle e verso monte, ecc. Sarà un organismo fortemente caratterizzato, ma anche discreto in quanto i vari elementi contenenti i loculi, pur avendo la stessa dimensione evidenziabile solamente sul prospetto principale, avranno gli altri lati o completamente fuori terra, o completamente interrati, o parzialmente interrati, comunque quasi mai gli uni uguali agli altri. Dove il terreno lo consentirà gli elementi potranno essere anche aggregabili in linea, quindi blocchi identici gli uni con gli altri, a seconda di come saranno posizionati nel contesto e di come saranno orientati, daranno l’impressione di essere molto diversi fra loro. Questa struttura ci permetterà inoltre di utilizzare i lati interrati a contenimento del terreno evitando pertanto di eseguire lunghi tratti di mura che saranno presenti solamente fra i blocco e blocco.
La ripetibilità del modulo consentirà di campionare una unità per poter definire i colori, le modalità esecutive del getto, i materiali e quanto altro sarà ritenuto necessario per garantire la perfetta esecuzione di tutti gli altri elementi da costruire.
Particolare importanza sarà data non solamente alla definizione dei prospetti, ma anche delle coperture in quanto, vista la morfologia dell’area, saranno visibili quanto o più delle facciate, si è pensato di trattare le coperture esattamente come i prospetti, il tutto per esaltare ulteriormente il carattere monolitico degli elementi contenenti i loculi
La particolare morfologia, la pendenza eccessiva e la larghezza esigua del terreno consentirà di realizzare stralci successivi iniziando ad edificare dal punto più in basso del comparto. E’ stata infatti verificata l’esecutività dell’intervento con sopralluoghi sul posto anche con ditte specializzate nell’eseguire prefabbricati ad uso cimiteriale, è stata verificata la possibilità di accesso di mezzi di trasporto ed autogrù di grossa dimensione nell’area cimiteriale e lungo la strada comunale dotata di numerosi tornanti. Dalla puntigliosa analisi preventiva è emersa, come sopra riportato, la necessità di eseguire stralci iniziando dalla parte a livello più basso del comparto.
La struttura dei loculi del cimitero è realizzata mediante blocchi prefabbricati autoportanti, fissati mediante delle opportune piastre alla struttura di fondazione. L’unitarietà tra i vari blocchi, aventi in pianta dimensioni pari a 2.5 m x 2.5 m viene garantita da tre setti in c.a. gettati in opera, con superfici a facciavista, sulla parete posteriore e sui fianchi di ciascun “monolite”.
La copertura è realizzata anch’essa mediante getto di calcestruzzo in opera con superfici a facciavista, collegato alla copertura dei moduli e alle pareti verticali mediante opportune armature.
La fondazione è realizzata mediante una platea in c.a. avente spessore presumibile di 50-60 cm collegata ad una soletta di 10 cm di spessore che si trova al di sotto della pavimentazione.