Il progetto prevede la costituzione della biblioteca riutilizzando gli spazi dei Chiostri del Carmine liberandoli dalle superfetazioni e dalle divisioni realizzate nella prima metà del secolo e nel 1950/60 quando l'edificio venne adattato ad usi scolastici, in modo da recuperare e valorizzare la lettura della stratificazione storica dell'intero complesso edilizio e nel contempo consentendo l'attraversamento dell'isolato urbano tramite il sistema dei chiostri.
In primo luogo il progetto si propone di consolidare l'asse costitutivo storico determinato dalla sequenza ex Refettorio, Biblioteca, Crociera dei dormitori con lanterna (posta al primo piano), dell'originale sistema conventuale. Quest'asse divide il sistema dei chiostri meridionale e settentrionale da quello del chiostro occidentale rendendoli essenzialmente autonomi.
Si presenta così la possibilità di avere due ingressi differenziati ed indipendenti: uno dal sagrato della chiesa del Carmine confermato nella sua storicità e l'altro su vicolo dell'anguilla afferente al quale si sviluppa il chiostro occidentale che diventa così l'ingresso vero e proprio alla biblioteca universitaria.
Come descritto nella premessa il progetto della biblioteca è definito sulla base della ricostruzione storico-tipologica del corpo della "crociera dei dormitori" unitamente al prolungamento assiale della sala dell'ex-refettorio. Questa scelta è dovuta sia perchè esso costituisce la spina d'appoggio del sistema dei chiostri, sia perchè originariamente al piano terra vi era contenuta la biblioteca del convento mentre al primo piano era sottolineato il percorso che, tramite la crociera citata, definiva la gerarchia tra parte dei novizi e quella dei padri carmelitani. In continuità a quella gerarchia di spazi il progetto prevede la costituzione degli ambienti principali della nuova biblioteca.
Il progetto prevede la sistemazione della sala lettura principale al posto dell'ex-refettorio; la sala preceduta da un vestibolo con relativo guardaroba è collegata da una scala e dal nuovo ascensore, che permette il superamento del dislivello esistente da parte dei disabili, al locale prestito-restituzione libri attrezzato a sua volta con un bancone centrale provvisto di computers per la ricerca e di schedari cartacei.
Di seguito ed in stretto rapporto ai primi locali è ubicata un'ulteriore sala di lettura ed il deposito dei libri che si sviluppa nei sotterranei voltati sottostanti resi adeguatamente utilizzabili mediante areazioni ed intercapedini per proteggere i libri dall'umidità. Il deposito corrisponde al "corpus" della biblioteca ed è pensato come una macchina composta dalle scaffalature disposte a spina di pesce con un sistema di scaffalature meccanizzate ad alta compattazione.
L'edificio è completato, in sequenza, con il disimpegno del nuovo blocco scala e ascensore con relativo blocco servizi igienici.
Al primo piano, mediante interventi di ripulitura dei tramezzi realizzati nel corso degli ultimi trent'anni, si propone la ridefinizione dell'asse della "crociera dei dormitori" liberando la "lanterna" esistente e ricreando il sistema delle cellette adibendole a salette studio di diversa dimensione (per 4/6/8 persone).
Sia le salette studio che il corridore centrale saranno attrezzati con arredi fissi a parete sul tipo di scaffalature protette o a consultazione libera secondo le esigenze della biblioteca.
Il chiostro maggiore settentrionale sarà valorizzato anche dal recupero del suo giardino che ne costituisce l'eccezionalità assieme al diverso ordine superiore delle facciate. Biblioteca interfacoltà e ristrutturazione Chiostri del Carmine - Brescia
Il progetto prevede la costituzione della biblioteca riutilizzando gli spazi dei Chiostri del Carmine liberandoli dalle superfetazioni e dalle divisioni realizzate nella prima metà del secolo e nel 1950/60 quando l'edificio venne adattato ad usi scolastici, in modo da recuperare e valorizzare la lettura della stratificazione storica dell'intero complesso edilizio e nel contempo consentendo l'attraversamento dell'isolato urbano tramite il sistema dei chiostri.
In primo luogo il progetto si propone di consolidare l'asse costitutivo storico determinato dalla sequenza ex Refettorio, Biblioteca, Crociera dei dormitori con lanterna (posta al primo piano), dell'originale sistema conventuale. Quest'asse divide il sistema dei chiostri meridionale e settentrionale da quello del chiostro occidentale rendendoli essenzialmente autonomi.
Si presenta così la possibilità di avere due ingressi differenziati ed indipendenti: uno dal sagrato della chiesa
del Carmine confermato nella sua storicità e l'altro su vicolo dell'anguilla afferente al quale si sviluppa il chiostro occidentale che diventa così l'ingresso vero e proprio alla biblioteca universitaria.
Come descritto nella premessa il progetto della biblioteca è definito sulla base della ricostruzione storico-tipologica del corpo della "crociera dei dormitori" unitamente al prolungamento assiale della sala dell'ex-refettorio. Questa scelta è dovuta sia perchè esso costituisce la spina d'appoggio del sistema dei chiostri, sia perchè originariamente al piano terra vi era contenuta la biblioteca del convento mentre al primo piano era sottolineato il percorso che, tramite la crociera citata, definiva la gerarchia tra parte dei novizi e quella dei padri carmelitani. In continuità a quella gerarchia di spazi il progetto prevede la costituzione degli ambienti principali della nuova biblioteca.
Il progetto prevede la sistemazione della sala lettura principale al posto dell'ex-refettorio; la sala preceduta da un vestibolo con relativo guardaroba è collegata da una scala e dal nuovo ascensore, che permette il superamento del dislivello esistente da parte dei disabili, al locale prestito-restituzione libri attrezzato a sua volta con un bancone centrale provvisto di computers per la ricerca e di schedari cartacei.
Di seguito ed in stretto rapporto ai primi locali è ubicata un'ulteriore sala di lettura ed il deposito dei libri che si sviluppa nei sotterranei voltati sottostanti resi adeguatamente utilizzabili mediante areazioni ed intercapedini per proteggere i libri dall'umidità. Il deposito corrisponde al "corpus" della biblioteca ed è pensato come una macchina composta dalle scaffalature disposte a spina di pesce con un sistema di scaffalature meccanizzate ad alta compattazione.
L'edificio è completato, in sequenza, con il disimpegno del nuovo blocco scala e ascensore con relativo blocco servizi igienici.
Al primo piano, mediante interventi di ripulitura dei tramezzi realizzati nel corso degli ultimi trent'anni, si propone la ridefinizione dell'asse della "crociera dei dormitori" liberando la "lanterna" esistente e ricreando il sistema delle cellette adibendole a salette studio di diversa dimensione (per 4/6/8 persone).
Sia le salette studio che il corridore centrale saranno attrezzati con arredi fissi a parete sul tipo di scaffalature protette o a consultazione libera secondo le esigenze della biblioteca.
Il chiostro maggiore settentrionale sarà valorizzato anche dal recupero del suo giardino che ne costituisce l'eccezionalità assieme al diverso ordine superiore delle facciate.