Recupero edificio storico
galleria Francesco Foresta
L’intervento ha come oggetto il restauro di un palazzo non vincolato adiacente la chiesa di San Matteo nel centro storico di Lecce. Le pessime condizioni statiche e il parziale crollo del vano scala, hanno imposto una scelta obbligata che ha previsto uno svuotamento del corpo di fabbrica.
Data l’aderenza alla chiesa, le fasi di demolizioni sono eseguite con particolare perizia tecnica, lasciando inalterati i paramenti murari esterni che vengono consolidati durante la demolizione dei vari piani intermedi.
Tracce storiche, vani ipogei, cisterne, pozzi, non preventivabili, perché occluse dalle stratificazioni nel tempo, hanno dettato un atteggiamento scientifico e critico, che ha riconosciuto la valenza dei ritrovamenti e li ha valorizzati, liberandoli dalle superfetazioni.
La sensibilità della committenza, disposta a perdere superficie utile, libera la chiesa dalle superfetazioni poste al confine e crea un vuoto, risultato di un antico volume, ora riscritto attraverso l’impalpabilità di un cuneo di vetro che acquista forma, quando la sua luce illumina la chiesa. Tale vuoto è caratterizzato dall’ironia dei progettisti, che alla forme antiche hanno contrapposto la leggerezza dei materiali moderni senza intaccare l’identità del passato.
Così le vecchie tracce dei servizi igienici restano inalterati sul paramento murario, l’intreccio di forme e volumi sono sostituiti da una scala in carpenteria metallica che lambisce senza toccare il paramento della chiesa, grandi lampade sono sostenute da un sistema leggero di carrucole industriali.
All’interno giochi di piani intermedi, sospesi e squarciati da tagli di luce, e pavimenti trasparenti in vetro favoriscono la lettura del contenitore storico e del nuovo contenuto, in un unico spazio fortemente caratterizzato e caratterizzante, che rispecchia le esigenze funzionali della committenza.
Al piano interrato sono stati recuperati i locali voltati e portate alla luce le vecchie cisterne, con i suggestivi paramenti murari scolpiti nella roccia, dove sono visibili i segni della cava originale.
Il piano terra è caratterizzato da un doppio volume trasparente che si affaccia su se stesso e sul sagrato antistante attraverso le tre grandi finestre angolari.
Al piano superiore sono alloggiati uffici, locali di rappresentanza e servizi.
Pietra locale, travi ipe e vetro indicano la volontà di denunciare il limite tra la fabbrica e il nuovo in un sottile equilibrio tra tradizione e innovazione.