Ex Centrale del Latte di Vicenza
RIQUALIFICAZIONE COMPARTO
EX CENTRALE DEL LATTE a VICENZA
Il programma di riqualificazione
La riqualificazione dell’area della ex centrale del latte a
Vicenza comprende la ristrutturazione dell’edificio nu-
cleo storico con cambiamento di destinazione d’uso e la
sistemazione dell’area scoperta a parco pubblico urbano
in seguito alla bonifica dell’area stessa un tempo di per-
tinenza della Centrale.
L’impianto industriale non più in funzione dal 2009 e
progressivamente smantellato, è stato trasformato in
centro civico e culturale con aule e sale di lettura, cuore
del quartiere circostante. L’edificio, a conclusione dei la-
vori, è stato inaugurato nel luglio 2024.
Con questo intervento l’intera area preclusa all’uso
pubblico diventa punto di riferimento del quartiere San
Bortolo come da anni richiesto dall’associazione dei cit-
tadini residenti.
In particolare, le scelte assunte nella progettazione han-
no avuto obiettivi a livello urbanistico e architettonico
tenendo presente anche la possibilità di completare la
riqualificazione dell’area con l’inserimento dei comparti
residenziali lungo i confini Nord e Est.
Il ruolo dell’edificio e del recupero architettonico
Il nucleo storico dell’edificio, vincolato dalla Soprinten-
denza, costituiva il baricentro dell’insediamento indu-
striale e ne definiva l’ingresso su via Medici. Le demo-
lizioni di tutti gli edifici industriali dell’area rischiavano
di lasciare l’edificio isolato dal contesto quale “reperto
storico” con l’unica funzione di garantire la memoria del
passato.
La scelta di rovesciare l’ingresso dal lato Ovest al lato Est
consente di sottolineare e facilitare il nuovo ruolo dell’e-
dificio e del parco circostante la cui configurazione è sta-
ta determinata dalla presenza della chiesa parrocchiale
all’angolo di via Medici e via Castelfidardo.
Il parco
Nel disegno del parco sono stati tenuti in considerazio-
ne la morfologia esistente del sito e le necessità di re-
cupero di superficie permeabile nel quartiere. L’intero
parco è definito solamente da dislivelli del terreno e ter-
rapieni sui bordi che lo configurano come un giardino
interno e aperto al quartiere. Il percorso ciclopedonale
principale attraversa diagonalmente l’area tangenzial-
mente al percorso di accesso all’edificio e futuro asse di
collegamento tra nuove residenze, servizi, centro parroc-
chiale e scuole.
Gli spazi interrati sono stati illuminati attraverso delle
nuove corti ribassate in collegamento diretto con il par-
co; superiormente la loro copertura, un tempo occupata
dalle strutture a shed, oggi è trasformata in terrazze af-
facciate sul parco.
La piattaforma della yogurteria è stata mantenuta come
memoria del passato industriale e trasformata in uno
spazio pavimentato polifunzionale, luogo di incontro
per il quartiere. Nell’operazione sono state demolite
alcune parti della struttura per aumentare la permeabi-
lità complessiva della superficie e la finitura superficiale
adottata è il cemento drenante.
Una lunga panca, all’ombra di sei gelsi, definisce il bor-
do della piazza e sottolinea le geometrie di matrice in-
dustriale del disegno del parco.