Allestimento delle sale della Croce di Giotto e dei pittori Riminesi nel Museo Eremitani di Padova
Nell'ambito di un articolato programma di revisione delle aree espositive del museo, parzialmente realizzato nel nuovo lapidario, in alcune sale del Museo Archeologico e nella sala delle terrecotte, sono state riaperte, rinnovate, le sale da cui prende avvio il percorso del Museo d'arte.
Sono interamente dedicate alle opere giottesche provenienti dalla Cappella degli Scrovegni, sistemate nel museo per ragioni conservative.
Il Crocifisso è stato collocato al centro della sala, appoggiato su un nuovo basamento triangolare, che rispecchia il disegno del Golgota presente alla base della Croce, e appeso al centro della volta, a ricordare la sua posizione originaria nella Cappella degli Scrovegni.
L'opera è immediatamente visibile dal percorso espositivo principale, e si pone come fulcro visuale del braccio sud del chiostro antico.
Le pareti sono state parzialmente rivestite con una pannellatura in lamiera di ferro cerata, che si piega per accogliere la nuova teca climatizzata della tempera su tavola del Padre Eterno sul lato sinistro, e per abbracciare il Crocifisso all'estremità della sala opposta all'ingresso, memoria dell'abside.
Il fondo in acciaio nero, interrotto solo dalle bordature dorate, e il pavimento lievemente inclinato, anch'esso in acciaio nero, configurano uno spazio raccolto dedicato al dialogo tra le due opere provenienti dalla adiacente Cappella degli Scrovegni, in attesa della statua di Enrico Scrovegni, il committente, ora conservata nella sagrestia non visitabile, e che non è stato possibile, in questa occasione, trasferire nel museo.
È stata volutamente lasciata libera la finestra che consente ai visitatori di vedere la Cappella degli Scrovegni dalla sala, e di ricollocarvi idealmente le opere esposte.
Nella sala adiacente sono stati ricollocati gli affreschi dei pittori Riminesi, staccati dalla originaria posizione in una cappella dell'ex convento degli Eremitani, e riportati su pannello.