Parco Oltreferrovia
Il disegno del masterplan del Parco Oltreferrovia ideato dallo studio MC A - Mario Cucinella Architects, con PAISÀ Landscape, nasce dalla volontà del Comune di Carpi di dar vita ad una mediazione tra la città storica e l'esteso spazio agricolo situato alle spalle della linea ferroviaria.
Il progetto è il frutto di un percorso di partecipazione avviato dal Comune attraverso la condivisione alla cittadinanza di un questionario da cui si è appresa la volontà di avere un’area verde che permettesse di riconnettersi con lo spazio circostante naturale e, nel contempo, anche la necessità di poter praticare attività sportiva e rilassarsi all’aperto. Il percorso partecipato ha offerto alla comunità locale l'opportunità unica di contribuire attivamente alla progettazione di uno spazio che rispondesse direttamente alle loro necessità.
Per poter soddisfare al meglio tutte le richieste dei cittadini il parco è stato pensato come uno spazio in continua evoluzione, sviluppabile per stralci futuri, e dal sapore dinamico, in modo che possa crescere e adattarsi alle esigenze della Comunità.
Seguendo e riportando alla luce il reticolato proprio del paesaggio agricolo, il disegno si articola in quelle che sono state chiamate “stanze”, ovvero spazi suddivisi in tre macrocategorie tematiche: eventi e servizi, dove, in una di queste stanze si ha uno degli ingressi principali al nuovo Parco a cui si accede dal nuovo sottopassaggio ferroviario, un luogo che fino a poco prima era stato di rottura tra il centro storico della città e la maglia agricola “oltre” la ferrovia e che ora diventa il punto di partenza di questa esperienza da cui si snodano i percorsi ciclo-pedonali che connettono il Parco con il nuovo Polo Universitario e con i Quartieri Residenziali; stanze attrezzate, dedicate alle attività più dinamiche come fitness a corpo libero e caratterizzate da campi attrezzati, aree picnic e barbecue per famiglie, zone lettura e relax e stanze gioco per bambini; stanze naturali dove l’attenzione è rivolta a creare ambienti biodiversi e attenti alla tipicità del luogo, qui avremo stanze adibite ad orti sociali, dove i cittadini potranno esser coinvolti in prima persona, giardini tematici, campi fioriti, boschi ecc.
Il progetto del verde si muove nel ripristino delle memorie paesaggistiche del territorio padano che lo caratterizzavano fino alla metà del secolo scorso. Nel passato, infatti, il territorio risentiva fortemente della compresenza di ambienti di vario tipo, da boschi periziali, a zone umide e corsi d’acqua. La morfologia a reticolato proprio del paesaggio agricolo si mescola al nuovo disegno, in cui al centro, una sorta di belvedere determina il senso di apertura del grande prato centrale, valorizzando la continuità visiva sia con la città storica sia con la limitrofa campagna. Dal grande cuore verde centrale, il verde permea a Nord e a Sud, attraverso dei filari alberati che seguono le assialità pedonali e ciclo pedonali di connessione, nei giardini e nelle aree di pertinenza dei servizi come quasi una sorta di prolungamento della naturalità.