Nuovo Stadio Comunale Di Siena
Nuovo stadio comunale in località Borgo Vecchio
Il progetto per il nuovo stadio comunale ad Isola d'Arbia riveste un ruolo di rilevanza strategica per la città ed il territorio senese sia da un punto di vista urbanistico ed infrastrutturale, sia in termini di marketing territoriale.
Oltre a "liberare la Fortezza", la cui area adeguatamente riconvertita consentirà la decongestione del centro storico, Siena potrà finalmente dotarsi di un impianto innovativo, capiente e capace di garantire i più elevati standards funzionali e di sicurezza oggi raggiungibili. Inoltre, grazie alla previsione di strutture e servizi collaterali per attività sportive, educative, terziarie, ricettive e commerciali, il sistema-stadio vivrà sette giorni su sette, offrendo ai cittadini una importante alternativa al centro storico.
Il progetto sviluppa il tema dello stadio assumendo l'eccezionale geografia delle aree proposte come condizione irripetibile e con grande responsabilità decide di non rinunciare al confronto tra Architettura e Paesaggio.
Del resto proprio il territorio senese dimostra come processi di antropizzazione controllati siano in grado di accrescere il carattere di luoghi ad alto valore ambientale: si pensi alla raffinatezza di essenziali interventi agronomici a tracciare segni sottili ed ordinatissime textures, si veda la discrezione con cui l'architettura nella storia ha saputo infiltrarsi ad impreziosire il paesaggio.
Così, nei caratteri e nella morfologia dell'area l'architettura cerca la fertilità per la propria crescita e trovando le migliori condizioni nell'acclivio del Fossatone, con processo biologico prende forma, allungandosi a configurare una capiente area per concerti ed eventi all'aperto.
Superando il consueto modello del contenitore chiuso ed introverso, come un Anfiteatro Greco lo stadio si apre quindi per accogliere il paesaggio ed inquadrare Siena sullo sfondo.
Sul lato ovest l'unico bordo costruito: è la copertura abitata, una lastra massiva che emergendo dal terreno si protende a sbalzo a coprire la sottostante tribuna per concludersi, oltre il flesso, in un pronunciato aggetto sulla nuova curva Robur. La copertura è immaginata come una strada climatizzata all'interno della quale oltre a 500 posti esclusivi, trovano sede interagendo, servizi e funzioni di rappresentanza dello stadio: la sede della società di calcio, le aree VIP, le aree stampa, il centro congressi, alcuni negozi, il ristorante panoramico, il centro medico.
Lo stadio avrà una capienza per 20.000 spettatori suddivisi in quattro settori: la tribuna coperta (8000 posti), la curva Robur (4500 posti), i distinti (4000 posti) ed il settore ospiti (3500 posti).
Efficientemente servito ad Ovest dalla via Cassia e ad Est dalla nuova bretella Renaccio-Isola d'Arbia e dalla ferrovia, il nuovo impianto disporrà inoltre di parcheggi per 2.500 posti auto e 50 posti bus, attentamente pianificati al fine di contenerne al massimo l'impatto ambientale. La prevista separazione dei parcheggi e dei flussi per tipologie di utenti (tifosi locali, tifosi ospiti, VIP, atleti, media) consentirà la massima efficienza nella gestione della sicurezza e dell'ordine pubblico.
La stessa sensibilità interpretativa contraddistingue il progetto del verde e degli spazi aperti: si conferma il carattere rurale dell'area limitandosi a precisarne il disegno e si immagina un parco agricolo finalizzato alla didattica; il parco, sviluppandosi da Ovest ad Est nell'avvallamento della Bandita mette in relazione i luoghi ed un percorso ciclo-pedonale a ridosso del fosso ne costituisce la dorsale portante; lungo il percorso, oltre ad aree attrezzate per la sosta, saranno collocate piccole strutture sportive immerse nel verde.
L'impianto del nuovo stadio ad Isola d'Arbia indurrà la progressiva riqualificazione delle aree limitrofe e per l'area industriale attualmente degradata e sotto-utilizzata, è facile prevedere un controllato processo evolutivo.