Casa II
“La civiltà̀ toscana ha avuto come poche altre un carattere di continuità̀ nel suo sviluppo lungo quasi sei secoli, in cui si è costantemente mantenuta viva maturando le sue rivoluzioni in seno a una tradizione sostanzialmente così conservatrice da rendere i momenti innovatori piuttosto dei ritorni che delle scoperte. La progressività̀ senza sbandamenti e senza rotture che caratterizza il suo periodo di grandezza si mantiene anche nei secoli della sua lenta decadenza, la quale non è uno spegnersi improvviso bensì̀ una lunga brace, che conserva molto del calore antico”.
Due basamenti quadrati si inseriscono nel pendio della collina uno dietro all’altro.
Il primo verso valle contiene la piscina, sul secondo è appoggiata la casa, anch’essa di pianta quadrata con una distribuzione interna molto semplice. L’archetipo della casa si riflette nella copertura a capanna che ne definisce proporzioni e misure, accompagnata da due elementi della tradizione che caratterizzano l’immagine complessiva.
Il primo dei due è la loggia che ‘svuota’ per intero la facciata principale, riflettendone i contorni con i muri laterali in pietra che sorreggono le grandi travi metalliche inclinate della copertura. Le scale, il secondo elemento, sono scavate sul fianco del basamento e superano il dislivello tra il piano di campagna e quello della casa. La distribuzione interna priva lo spazio domestico di una gerarchia, accorpando le stanze in un nucleo compatto rivolto all’esterno per privilegiare la vista costante sul paesaggio.