BRICK BY BRICK
Una casa per medici nel villaggio maasai di Maji Moto, Tanzania.
A doctor's house in Maji Moto maasai village, Tanzania
L’iniziativa nasce dalla collaborazione con C-re-a.i.d. (Change - REsearch - Architecture - Innovation – Design) O.N.G. belga attiva in Tanzania che dal 2012 si dedicata ad esplorare le tecniche costruttive e i materiali sostenibili per promuovere un miglioramento socio-economico ed ambientale a lungo termine in tutto il Paese.
Collaboration with Bvelgian O.N.G. C-Re-Aid [ Change Research Architecture Innovation Design ] which develops research about technology and sustainability among Tanzania and maasai culture.
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Maji Moto è un villaggio spontaneo situato nel distretto di Arusha, nel nord della Tanzania, alle pendici del Kilimanjaro. Conta una popolazione di 1200 adulti e 800 bambini.
In seguito alla diffusa privatizzazione dei terreni, la popolazione dei Maasai fu costretta ad abbandonare il nomadismo ed attorno al 1975 una parte di essi decise di fondare il villaggio.
Maji Moto is a spontaneous village in the northern Tanzania, Arusha area, nearby the Kilimanjaro mountain, where 1200 adults and 800 children currently live.
After extensive land privatization, the maasai tribe had to switch from nomadism to sedentary. Around 1975 the village was founded.
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La “Doctor's House”, necessaria per l’operatività del centro medico, garantirà alla popolazione le strutture adeguate per un controllo medico di base e per il soccorso primario. La costruzione della casa del dottore avrà anche una funzione pratico-sperimentale in termini di qualità e vivibilità degli spazi e dell'uso di tecniche e materiali sostenibili.
The Doctor's House, needed to keep the medical center operative, will grant access to basic healthcare treatments for the population by allowing dwelling for those who will work in the dispensary. The building itself is a prototype for both sustainable technology and space distribution.
La collocazione planimetrica tiene in considerazione il desiderio di creare uno spazio pubblico comunitario assieme al Women’s Center, alle altre due Doctor’s House e al Dispensary (progetti promossi da C-re-a.i.d. negli ultimi anni); e la necessità di assecondare i vincoli spaziali e climatici del luogo, con i suoi venti dominanti da sud-est e le sue specifiche incidenze solari dell’emisfero australe.
La piccola abitazione apre il suo prospetto sul lato più illuminato (nord), anticipato da un portico esterno che ombreggia la facciata creando un microclima fresco e ventilato.
Il prospetto tergale, esposto a sud-est, è compatto, in risposta ai venti dominanti che talvolta provocano delle tempeste di sabbia e polvere.
The plan design aims to create a common ground for the community with the surrounding new buildings by C-re-aid [ Women's Center, the other doctor's House, the dispensary ]. The small house reacts to the main winds and climate conditions: the north facade is shaded by a porch which gives shelter from the sun and creates ventilation. The south facade is massive to prevent from sandstorms caused by the strong winds.
La superficie di 30 mq viene ripartita in quattro moduli 3x3 m corrispondenti ai tre ambienti interni e ad uno esterno che ospita la cucina.
Per accogliere la tradizione culinaria locale, e al contempo risolvere la condizione di insanità legata alla combustione in un ambiente chiuso - largamente diffusa nel villaggio - il progetto prevede uno spazio aperto ma coperto perimetrato da sedute e dominato da un grande camino, che convoglia i fumi.
Il portico esterno è pensato per creare un luogo di relazione tra la famiglia del dottore e gli abitanti del villaggio, configurandosi come luogo di scambio e mediazione, e al contempo come filtro fra spazio pubblico e privato.
Gli ambienti interni della casa sono semplici e funzionali: una sala giorno e due camere da letto di pari dimensioni.
La disposizione spaziale non prevede ambienti serventi, con l’area cucina e la zona giorno che svolgono la funzione distributiva.
Ciascun ambiente ha due aperture finestrate contrapposte che consentono una buona illuminazione e ventilazione trasversale degli interni e tengono conto delle esigenze di privacy e sicurezza locali.
The 30sm surface is divided into four equal modules: three indoor spaces ( two bedrooms and one living ), one outdoor space ( cooking area ). This space helps avoiding intoxication by smoke caused by the common habit of cooking indoor. Is covered yet open to create dialogue with the other buildings and environment.
The porch is a filter between public and private space where the village people get the chance to interact with the doctor and his family.
I materiali impiegati sono quelli che offre il luogo: la terra scavata in situ, la sabbia, la pietra e la ghiaia vulcanica cavate nella regione. La scatola muraria è realizzata in CSEB (Compressed Stabilized Earth Brick), come alternativa sostenibile al mattone cotto, causa di deforestazione e inaridimento delle terre. L’uso del legno, che in queste zone è scarso, è minimizzato.
La matericità del piccolo edificio crea un dialogo fra l’accampamento nomade e le abitazioni dell’insediamento informale dovuto alla sedentarizzazione.
Tecnologie e materiali mirano a migliorare puntualmente gli aspetti più critici della cultura costruttiva del popolo maasai di Maji Moto, assecondando le loro tradizioni senza stravolgerle con innovazioni difficilmente gestibili e proponendo uno spunto di riflessione e miglioramento.
The project is built with local materials: soil, stone and gravel. The walls are built in C.S.E.B (Compressed Stabilized Earth Blocks) which are a more sustainable choice compared to common bricks. The use of wood is kept to the minimum needed. The technologies involved are low cost, quick and easy to build. We aimed to blend tradition with contemporary standards to promote some small yet effective innovations.