HOUSE IN MILANOSESTO
Il progetto si sviluppa in uno dei lotti individuati dal Masterplan per “le ex aree Falck”, caratterizzati, in quest’area, da blocchi in regolare successione che si aprono con delle corti in continuità con il parco urbano esterno.
Il progetto, ancorché occuparsi degli edifici in cui distribuire il programma funzionale richiesto, ha costruito le connessioni con l’intorno secondo un criterio di mediazione, riferito sia al passaggio dall’ambito urbano a quello privato, sia al rapporto con i due assi urbani opposti, carrabile e pedonale.
L’edificio è caratterizzato dalla presenza di un basamento continuo sui quattro fronti del lotto, che raccoglie le funzioni commerciali e gli spazi pubblici della residenza, dal quale si sviluppano i due volumi destinati alle residenze. Il basamento è caratterizzato da una sequenza di attraversamenti e dalla presenza di una doppia quota di imposta dell’edificio che ad un tempo separa, collega, ed assegna senza limiti, barriere e recinzioni, gli ambiti di pertinenza e fruizione per la collettività.
La quota zero è quella urbana della strada pubblica che accoglie gli spazi commerciali e i flussi pedonali della città. La corte interna (+1,60 mt) ospita gli accessi alle residenze: uno spazio dedicato alla socialità ad una quota privilegiata da cui traguardare l’intorno. I materiali utilizzati contribuiscono a definire un graduale passaggio dalla strada alla corte, dallo spazio pubblico a quello privato della casa: il basamento, all’esterno, è interamente rivestito in pietra locale, Ceppo di Grè. Superata la soglia del marciapiede il clinker dalle morbide colorazioni nei toni del verde, caratterizza gli spazi più intimi, come in tanta parte dell’architettura milanese del secondo dopoguerra.
Dal basamento si sviluppano i due volumi destinati alle residenze, con tipologia compatta, orientati lungo gli assi di connessione trasversali tra il tessuto urbano esistente e il nuovo Parco.
Si è scelta una tipologia compatta per un doppio ordine di motivi di natura economica e spaziale. Inoltre, l’accorpamento delle residenze in due soli volumi, ha reso possibile liberare completamente lo spazio centrale dell’area di progetto, con ricadute di notevole interesse sulla qualità dello spazio dell’alloggio e dello spazio collettivo.
Il trattamento delle facciate rievoca nelle cromie e nella scelta dei materiali il carattere industriale dell’ area. Una “seconda pelle”, realizzata in pannelli modulari in lamiera ondulata, caratterizza e disegna le facciate dei volumi delle residenze. Modularità e specializzazione sono le caratteristiche principali dei pannelli che racchiudono l’intimità delle logge delle residenze, graduandone il rapporto con l’esterno.