CASERA CORNOLERA
La Casera Cornolera si colloca all'interno di un più ampio progetto di riuso e rifunzionalizzazione edilizia che interessa l’area pedemontana della Conca dell’Alpago, in provincia di Belluno. L’intera zona, un tempo completamente dedita all’attività silvo-pastorale, risulta costellata da fabbricati rurali dismessi di modeste dimensioni, originariamente legati a un passato agricolo oramai abbandonato.
L’edificio si colloca in una realtà paesaggistica che conserva ancora parte delle sue peculiarità naturali, culturali e storiche, caratteristiche che lo hanno configurato nel tempo sino a strutturarne la composizione attuale.
Il fabbricato in legno e pietra richiama appieno la tradizione costruttiva prealpina, caratterizzata da una volumetria semplice, tetto a capanna, falde simmetriche e sporti limitati. Il volume emerge incastonato al centro di un ampio pendio erboso e affacciato verso la vallata e il lago di S.Croce.
La costruzione presentava in principio un piano terra destinato al ricovero del bestiame e degli attrezzi agricoli, equamente diviso da un muro di spina centrale; al piano superiore invece avveniva l’essiccazione e il deposito del fieno per il periodo invernale.
La conversione funzionale dell’immobile ha portato alla rivisitazione anche formale dell’intero fabbricato, dichiarandone sin dalla sua conformazione esterna la trasformazione avvenuta in alloggio turistico temporaneo.
La tipologia edilizia storica è stata riletta e interpretata: sono stati utilizzati materiali tradizionali e di recupero, attualizzandoli e coniugandoli secondo nuove sintassi compositive. Il muro di spina centrale è diventato elemento organizzatore interno e al contempo generatore del nuovo assetto funzionale: è stato infatti trasformato in una parete-scala, strumento e supporto della nuova vita domestica.
Al piano terra dell’abitazione trova spazio l’ampia zona giorno con cucina conviviale, una camera e un bagno. La connessione e la reciprocità tra esterni e interni, che caratterizza la strutturazione funzionale degli edifici rurali, viene ripresa dal progetto attraverso lo studio della composizione delle facciate, grazie all’apertura di grandi finestrature atte a garantire una continuità spaziale e visuale tra gli ambienti al piano terra e la corte esterna.
Al piano primo una zona relax distribuisce due camere padronali, ciascuna con bagno privato indipendente. L'elemento di risalita appare sin dall'ingresso alla struttura una quinta scenica che accoglie il visitatore, guidandolo sino al piano superiore, da cui è possibile godere, tramite l'ampio affaccio vetrato, della vista del lago, delle montagne e delle cromie stagionali del paesaggio.
Sono stati utilizzati travi di recupero per i solai e la copertura, mantenendo intatte le originarie capriate, nel rispetto dei materiali e delle tecniche di costruzione locali.
Tutto l’arredo è stato progettato e realizzato su misura per sfruttare al meglio gli spazi a disposizione e rispondendo alla flessibilità richiesta dalla residenza turistica.