Attico alla Ca’ Brutta
Un appartamento contemporaneo in un edificio ricco di storia.
La Ca’ Brutta, progettata da Giovanni Muzio nel 1922, è un edificio emblematico nella storia dell’architettura della città. La richiesta dei committenti di una casa contemporanea nello stile e negli spazi dell'abitare, ha reso inevitabile il confronto con l'importante storia dell'edificio.
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L’impianto esistente era frazionato in piccoli ambienti connessi tra loro da corridoi, secondo un impostazione molto classica.
Il dialogo tra la nuova casa contemporanea e la storia delll'edificio appare maggiormente nel soggiorno. Lo spazio è sospeso tra due mondi: la storia e la classicità negli eleganti stucchi dei soffitti originali di Muzio, la modernità nell’uso dei materiali a pavimento e nell’impianto ampio e fluido.
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Le pareti contrapposte alle numerose finestre sono la cornice che ospita la storia della nuova famiglia: gli oggetti che abitano le mensole nella parete e l'intenso colore blu caratterizzano fortemente lo spazio.
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L’ingresso è un tappeto che accoglie il visitatore e si comporta come filtro tra l’appartamento e il resto dell’edificio. È uno spazio compresso e delineato in modo preciso, in contrasto con la dilatazione del soggiorno, in cui si è accompagnati dalla volta nel disegno dei soffitti.
La casa è articolata sulla traccia di un percorso che attraversa in un crescendo i diversi gradienti di privacy peculiari di ciascun ambiente. Molta attenzione è dedicata a dispositivi-filtro per mediare il rapporto tra spazi di diversa pertinenza.
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La stanza da letto è pensata come una suite indipendente, collocata nell’angolo più remoto della casa, il cui accesso è filtrato dall’attraversamento della cabina armadio.
La sala da bagno è il luogo più intimo e gode, tuttavia, di un rapporto privilegiato con la vista all’esterno sullo skyline della città.