ROTONDA
Rotonda | Ostello circolare.
"Architetti in cammino" concorso di idee finalizzato alla progettazione di moduli innovativi.
Massimiliano Cafagna, Andrea Miccoli & Cristina Tullio
Il progetto “ROTONDA” si sviluppa sul concetto di condivisione intrinseco di una struttura ricettiva quale l’ostello, che dovrà accogliere visitatori stanchi, in cerca di tranquillità dopo aver camminato per chilometri.
Per agevolare le relazioni tra i fruitori della struttura viene quindi adottata una forma circolare, con patio interno, il cuale viene pensato come fulcro degli scambi tra i fruitori della struttura, uno spazio dello stare, ma anche del camminare, uno spazio della riflessione e uno della condivisione. Assumendo quindi una importanza nodale la struttura si apre quasi totalmente verso il patio, mentre verso l’esterno si mostra più unitaria e monolitica, per essere al tempo stesso un elemento visibile ma in assoluta armonia con il paesaggio.
Al volume originario vengono sottratti 6 moduli, generando dilatazioni che permettono la creazione di spazi di contatto tra l’esterno, monolitico, e l’interno dell’ostello oltre che essere utilizzate come aree del relax e della condivisione.
Dalla sottrazione di queste porzioni dal volume si generano 3 moduli. Nel modulo area comune si è sfruttato lo spazio per un’ area reception con cucina e un’area living con un grande tavolo. Nel modulo camerata, con capienza per 10 persone, viene progettata lungo il muro esterno una parete attrezzata che alloggia armadietti e letti a castello. Quest'ultimo si sviluppa su un modulo quadrato con i letti disposti in L e sui lati opposti un sistema di tende cosi da parmettere privacy agli ospiti. Inoltre ogni letto possiede uno spazio per riporre i propri effetti personali. Infine nel terzo modulo vengono inserite due camere private e 4 bagni completi.
Tra i moduli dell’area comune e della camerata viene posizionata una rampa d’accesso alla struttura, in linea con i principi del disegno universale.
La struttura portante, totalmente in legno, viene pensata su modello modulare rendendo montaggio e smontaggio più semplici e veloci. La capriata a travatura reticolare piana, presenta 2 falde di diverse dimensioni per permettere il posizionamento dei pannelli solari sulla falda esterna, meno inclinata, e quindi nascosti alla vista ad altezza d’uomo.
L’intera costruzione viene sollevata su pilastrini cosi da separarla dal terreno per evitare danneggiamenti derivanti dall’umidità ed inoltre per permettere alla struttura di adattarsi alle differenti condizioni territoriali presenti lungo il cammino. Nel patio interno viene utilizzato lo spazio centrale per la creazione di un piccolo orto di uso comunitario, che permette anche il riuso di alcuni residui organici per la concimazione.
ll tetto assume importante valenza all’interno del progetto. Dei lucernari situati sulla falda maggiore favoriscono l’ingresso di luce naturale per più ore al giorno. Le diverse inclinazioni delle falde, inoltre, favoriscono il perfetto posizionamento di pannelli solari, a seconda delle condizioni climatiche date dalla diversità dei paesaggi toccati dai camminici storici, garantendo produzione di energia tutto l’anno. Un sistema di raccolta delle acque piovane fornisce il fabbisogno di acqua per i servizi igienici e per l’irrigazione dell’orto presente al centro del patio interno.
Per la copertura vengono utilizzate tegole canadesi che si realizzano sovrapponendo uno o più strati di materiali organici e inorganici, bagnati col bitume e rifiniti con una graniglia di ardesia. Possiedono numerosi vantaggi tra cui estrema leggerezza e convenienza economica, fecilità di trasporto e montaggio, resistenza agli agenti atmosferici e convenienza economica.