Nuova sede Rubinetterie Bresciane
A Gussago, in provincia di Brescia, è da qualche anno entrata in attività la nuova sede direzionale e produttiva di Rubinetterie Bresciane Bonomi, azienda leader nella produzione di valvole e prima green company lombarda del settore.
Il progetto del complesso, affidato all’architetto Gianfranco Sangalli, prevede la realizzazione di edifici a destinazione produttiva per un totale di 53.300 mq di superficie coperta, suddivisi tra l’opificio e la sede destinata a uffici e servizi.
L’intero complesso di Rubinetterie Bresciane Bonomi si caratterizza per l’impiego di elementi metallici. La struttura degli opifici è in acciaio, così da poter coprire in un’unica campata i 40 metri di larghezza e ampliare gli shed disposti sulle coperture. In tal modo è stato possibile sfruttare al meglio sui piani verticali degli shed la luce naturale ed estendere la presenza dei pannelli fotovoltaici disposti sui piani obliqui.
All’esterno una vasta tessitura metallica realizzata in lamiera grecata microforata si dispone lungo tutte le superfici perimetrali. Tale rivestimento sfrutta tecniche di posa e dettagli che tendono a accentuare la dimensione orizzontale dei volumi, contrappuntati soltanto dalla disposizione verticale del magazzino automatizzato, alto 17 metri. I corpi produttivi definiscono in tal modo delle quinte architettoniche sulle quali si staglia la palazzina uffici e servizi disposta lungo l’asse stradale della Strada Statale Padana Superiore ad alto scorrimento che lambisce l’area.
L’edificio realizzato per ospitare i servizi e gli uffici è adiacente agli opifici dai quali spicca per poi flettere fino a disporsi parallelamente alla strada statale. A differenza di quanto accade nei volumi che ospitano gli opifici, qui il rivestimento metallico in lamiera stirata, discosto dalla struttura muraria e sostenuto da un’orditura costituita da anelli in acciaio, corre principalmente su fasce disposte in orizzontale e si interrompe ripetutamente per dare spazio alle principali aperture. A proteggere la parte più bassa del volume è presente una parete ventilata in fibrocemento. In corrispondenza della mensa il rivestimento è stato quasi totalmente eliminato, come se si trattasse di un sorta di erosione della massa primaria, evidenziando la presenza del patio antistante ed enfatizzando l’ampia vetrata. All’estremità del corpo di fabbrica, dove si trova l’area di ingresso, la sottrazione di materia dal corpo di fabbrica aumenta ulteriormente tanto da lasciare in vista il solo telaio strutturale.
Dal punto di vista distributivo questo edificio è ripartito in due settori. Il primo, riservato ai servizi, è collocato sul versante orientale e si sviluppa su due piani fuori terra e uno interrato. Al piano terra, divisi da un corridoio, sono dislocati da una parte gli spogliatoi, i servizi e i locali assegnati all’infermeria e dall’altra la cucina e la mensa, quest’ultima a doppia altezza. Quasi tutti i locali del piano terra sono illuminati da una finestratura a nastro alta 60 cm, posta tra la soletta del primo piano e la muratura sottostante rivestita con pannelli modulari in fibrocemento sia per occultare alla vista le funzioni svolte all’interno sia per ridurre al minimo la trasmittanza termica e consentire un’alta classificazione energetica dell’edificio. Lo stesso vale per l’adozione delle schermature in lamiera sulle superfici maggiormente vetrate.
Sul versante sud esse consentono il massimo sfruttamento dei raggi solari d’inverno e la loro parziale o totale neutralizzazione nelle altre stagioni. Al primo piano sono stati previsti da una parte gli alloggi dei custodi con accesso autonomo dall’esterno e una sala relax per i dipendenti, dall’altra la mensa dirigenti e un auditorium con annessi accessori. L’interrato è riservato ai vani tecnici e all’archivio ed è raggiungibile dalla quota strada del piano terra con una rampa posta sul versante ovest dell’edificio.
Il secondo settore, quello operativo, si sviluppa su tre piani. Al piano terra, oltre al ricevimento, sono dislocati le sale d’attesa, una sala riunioni e i servizi. Anche in questo caso, sia per l’aspetto formale sia per il contenimento energetico, le sale d’attesa sono caratterizzate sui fronti nord e sud dalla stessa finestratura a nastro e dalle modalità esecutive presenti nel settore precedente. Al primo piano sono collocati gli uffici e i relativi servizi. L’ultimo livello è riservato agli uffici amministrativi e alla direzione.
La distribuzione di tutti gli spazi, se si escludono gli accessori e i vani tecnici o di asservimento, è stata effettuata con pareti attrezzate per consentire la massima flessibilità.