Residenza per studenti università Bocconi, Milano
Il fronte strada è caratterizzato da due corpi laterali che stabiliscono un rapporto con i volumi adiacenti e segnano l’attacco a terra dell’edificio, mentre il corpo centrale si stacca da terra e sporge rispetto al filo edilizio per segnare l’ingresso al campus Bocconi.
Verso l’interno, invece, l’edificio costruisce uno spazio a corte che opera una mediazione tra la strada e il grande spazio pubblico del campus, collegati dall’ampio passaggio pedonale al piano terra. In questo modo, l’articolazione di corpi di fabbrica riesce a collegare fra loro gli edifici esistenti e a creare uno spazio più intimo alla scala della residenza.
Punti chiave:
1) La necessità di comporre, attraverso l’articolazione dei blocchi di facciata, le diverse altezze degli edifici circostanti, comprendendone i frontespizi ciechi.
2) La funzione di ingresso al campus. Al piano terra infatti la sollevazione del blocco centrale crea un ampio invito che accoglie il flusso degli studenti provenienti dalle fermate dei mezzi pubblici e diretti verso l’edificio aule all’interno dell’isolato.
3) Stabilire una relazione – non competitiva – con il carattere prevalentemente volumetrico del nuovo edificio (dipartimenti e centro congressi Bocconi) sull’angolo viale Bligny/via Roentgen, ma ribadendo nel contempo la propria appartenenza alla cortina edilizia stradale.