DUNA
Concorso di progettazione Nuova scuola dell’infanzia di Lurago D’Erba
Qualità architettonica, valenza sociale, qualità.
spazi verdi Il nuovo edificio scolastico si inserisce nel contesto attraverso una forma semplice ma al tempo stesso dinamica, articolata nel volume per ridurne l’impatto
nel paesaggio, sia in riferimento all’immediato intorno, sia rispetto alla scala più vasta e al rapporto di reciprocità visiva con la villa di Fabbrica Durini. La scuola si dispone su un solo livello, mantenendo il volume compatto ottimizzando gli spazi di distribuzione, in risposta alle richieste del bando e alle esigenze di relazione con l’esterno. L’edificio nella sua configurazione volumetrica e architettonica cerca un rapporto privilegiato con il parco agricolo; adagiata sul declivio naturale del lotto, la nuova scuola si propone come caposaldo e limite del tessuto costruito verso la campagna e al tempo stesso come avamposto del paesaggio rurale. Il giardino, pur essendo in continuità con il paesaggio agricolo, è chiaramente definito e articolato in una serie di ambiti gerarchizzati, in una sorta di intensità relazionale progressiva fra lo spazio ampio della campagna e l’ambito più riservato della sezione scolastica. La morfologia del terreno viene trattata in modo da raccordare dolcemente la quota d’imposta del nuovo intervento con quella del polo esistente e del dislivello presente sul lato sud. L’edificio si propone come nuovo polo “civico” dalla valenza sociale, sia per la funzione che ospita, sia come nuovo Landmark territoriale discreto. Un segno misurato che riporta la dimensione agricola nell’ immaginario collettivo di Lurago d’Erba.
Spazi scolastici: definizione, distribuzione, accessibilità, fruibilità e sicurezza-
Il progetto si struttura all’interno di un volume compatto su un solo livello. Cinque delle sei cellule contengono le sezioni; i locali accessori e la mensa trovano spazio nella sesta cellula. Le sezioni sono composte ciascuna da un nucleo di servizio e un’area servita ad “L”. Organizzate in due grappoli, si distribuiscono intorno a un ampio spazio centrale, illuminato ma oscurabile, che amplifica il rapporto di continuità visiva e fisica con l’esterno. Questo volume articolato sviluppa sinergie con il grande spazio verde che circonda la scuola. L’orografia dell’area caratterizza fortemente il progetto, che diventa tramite fisico di raccordo fra esterno ed interno.
La topografia viene reinterpretata e portata dentro la scuola. La composizione chiara e precisa che definisce l’architettura si rapporta costantemente con un playground fluido che attraversa la scuola e che vuole essere terreno di gioco e integrazione per i bambini. La sezione consente il massimo grado di flessibilità della didattica e nella sua distribuzione a L evidenzia ambiti specifici da destinare, con opportuni accorgimenti, al riposo, alle attività motorie (che possono essere ulteriormente sviluppate nello spazio centrale vista la sua particolare morfologia), al lavoro di gruppo, al gioco o all’approfondimento individuale, nello spirito proprio della didattica Montessoriana. L’ingresso alla sezione avviene dal nucleo degli spogliatoi, che diventa spazio soglia identificativo per cromia della specifica sezione, oltre che ambiente dove la penombra anticipa la luce nell’aula.
Le sezioni stesse trovano continuità con lo spazio centrale, che secondo necessità potrà essere ulteriormente dilatato e contaminato con lo spazio del refettorio; in quest’ultimo una piccola area dedicata permetterà ai bambini di imparare a conoscere il cibo e di partecipare alla preparazione/distribuzione. L’estrusione di morbide colline, insieme alla grande “conca” centrale, genera una complessità di forme che amplifica il carattere ludico del progetto; il paesaggio e lo spazio aperto vengono trasferiti nel cuore della scuola.