CORTE “HONOR LABOR”
CONCORSO INTERNAZIONALE DI IDEE PER LA VALORIZZAZIONE DELLA CORTE GRANDE DI CANEDOLE
Massimiliano Cafagna | Vincenzo Guarini | Pasquale Iaconantonio | Sebastiano Marini
HONOR LABOR è il motto riportato nel fregio della famiglia Franchini proprietaria della tenuta tra l’800 e il ‘900. “HONOR LABOR” tradotto ”onore lavoro” descrivono la linea guida ideologica con la quale si sviluppa la nuova identità legata a produzione, innovazione e alla territorialità della corte di Canedole.
Il progetto valorizza gli spazi della Corte Grande di Canedole, situata nel comune di Roverbella (MN). Il complesso, attraverso un processo di rigenerazione e rifunzionalizzazione, è destinato a diventare un nuovo polo attrattivo e produttivo della provincia mantovana, favorendo lo sviluppo economico/culturale e l’integrazione sociale, nel rispetto dell’immagine storica del luogo e della campagna Mantovana.
L’impianto, risalente tra il XVI e XVII secolo, è il risultato della stratificazione di storie di nobili e forme d’uso funzionali al governo della campagna. Attorno alla grande corte centrale si sviluppa un sistema di barchesse sul quale si innesta il Palazzo Centrale e la torre che svetta su tutta l’area. Una serie di edifici, dedicati per la maggior parte ad attività produttive, completa l’area d’intervento.
Il lotto è inoltre perimetrato da canali d’irrigazione e alberature, che interessati da interventi di bonifica e ripiantumazione rigenerano l'ecosistema esistente e lo integrano nel nuovo assetto funzionale dell'area di intervento.
Il programma di intervento riguarda:
_ restauro e valorizzazione dei caratteri architettonici del complesso (archi, aperture, modanature, coperture);
_ adeguamento dell’area di progetto e degli edifici per accogliere il nuovo programma funzionale (demolizioni superfetazioni, demolizioni interne, bonifica, collegamenti verticali, servizi);
_ attrezzature e strutture (fornitura di macchinari e attrezzature atte a fornire spazi funzionali e produttivi ) miglioramento energetico dell’involucro edilizio (pareti vetrate, finestre, porte di accesso);
_ miglioramento energetico con l’utilizzo di sistemi di produzione di energia sostenibile (recupero e riciclo acque, sistema fotovoltaico, produzione energetica biogas);
_ sistemazione area esterna (aree verdi, giardini sensoriali, canali d’acqua, piazze, aree attrezzate);
_ sistemazione viabilità e collegamenti (nuovi accessi, percorsi carrabili e pedonali, illuminazione, parcheggi).
Si è scelto quindi di preservare l’immagine del complesso intervenendo sugli spazi interni, demolendo gli elementi accessori e le superfetazioni per creare ampi spazi in grado di ospitare le nuove funzioni e ad accogliere i nuovi flussi di utenze previste. L’apparato storico, restaurato con interventi di consolidamento e adeguamento strutturale e impiantistico è stato quindi contaminato da innesti in acciaio corten, che ben si integrano col contesto rurale e valorizzano i caratteri architettonici, diventando il tema dell’intervento.
L’area esterna è stata definita attraverso una griglia modulare che identifica le aree verdi e pavimentate, nella quale si innestano i canali d'acqua.
Il grande spazio centrale della corte è stato lasciato libero da strutture permanenti preservando la spazialità del vuoto che connette gli edifici che si affacciano su essa. Questa grande piazza ospiterà installazioni temporanee, come il teatro, e eventi di grandi dimensioni che avranno come sfondo le strutture storiche e la campagna mantovana.
L'identità produttiva e abitativa della corte è stata mantenuta, rendendo nuovamente produttiva l'ampia area delle porcilaie e innestando nuove attività. Destinando gli edifici principali che si affacciano sulla corte a attività pubbliche, didattiche e economiche.
IDENTITA’
“barchéssa s. f. [der. di barca]. – Tettoia che costituisce il fienile quando questo è separato dalla stalla. Nella regione lombardoveneta, tettoia annessa alla casa colonica per riporvi il grano in covoni.”
Nella storia della villa produttiva e della corte lo spazio coperto della barchessa, essendo un luogo riparato di libero accesso tra la villa e i campi, era uno spazio polifunzionale e di interazione tra le diverse professionalità che si occupavano della manutenzione e della produzione nei terreni e negli spazi della villa. E’ proprio dall’interazione culturale e professionale e dal legame con il territorio che si sviluppa la nuova identità degli spazi della Corte Grande di Canedole, generatrice di nuove dinamiche sociali e nuova economia.
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NUOVE DINAMICHE SOCIALI_Consolidamento di un'identità territoriale che possa comunicare tradizione e linee guida di sviluppo futuro, in ambito culturale ed economico. In maniera diretta e pragmatica con l’integrazione e l’inclusione trasversale di diverse classi socioeconomiche e di tutte le fasce di età. La presenza degli spazi di interesse (museo, laboratori, aule didattiche, spazi aziendali, aree tecnicoproduttive, uffici amministrativi) per diverse categorie di pubblico in un unico contenitore garantisce l’interazione tra insiemi sociali usualmente distanti.
NUOVA ECONOMIA_Il ripristino delle funzioni produttive degli spazi della corte (agroalimentare, allevamento) la creazione degli spazi dedicati al mercato e alla ristorazione rigenerano e ampliano le attività a cui era votata la corte e gli edifici circostanti. L'integrazione con nuove funzioni rivolte alle piccole, medie imprese e startup, la funzione di aggregatore produttivo e catalizzatore di interesse economico traccia una linea guida per garantire una nuova produttività economica in continuità con l’identità territoriale
BRAND IDENTITARIO_Creazione di un brand identitario che racchiude tutti i valori “coltivati” nella CORTE HONOR LABOR. Che racconta l’ecosistema e le attività contenute in esso supportando lo sviluppo, la produzione, la comunicazione e l’inserimento nel mercato di prodotti e aziende in un sistema di mutuo scambio e crescita in una filiera tracciata, controllata e valutata al fine di ottimizzare i processi e garantire la qualità e la produttività. Alla base del funzionamento del brand identitario vi è un'economia collettiva di rete atta a creare uno scambio incrociato di competenze,conoscenze e mercato tra le imprese.