CENTRO PIACENTINIANO
Bergamo e il suo territorio sono costruiti su rapporti antitetici e tuttavia imprescindibili e complementari. Questo carattere di contrapposizione tra le parti è ricorrente e si coglie chiaramente sia alla grande scala (nella relazione tra montagne e pianura, tra la Città Alta e la Città Bassa), sia nella stratificazione della coscienza sociale, economica e culturale (capoluogo-provincia, sacro-profano, lavoro-divertimento). In questo sistema di cose un luogo in particolare assume nella storia della città il ruolo di spazio condiviso e deputato alla messa in scena delle contraddizioni urbane e umane: un grande prato rigoglioso di piante e frutti si trasforma nel tempo in piazza di pietra dove si vende e si compera, dove si ride e si prega, è il Sentierone. Il nome ha origine da un grande prato rimasto per secoli sospeso tra i borghi e la città sul colle, un luogo dedicato già dal medioevo allo scambio e al commercio. Il “Prato di Sant’Alessandro”, per la sua posizione e per le sue tradizioni diviene centro della città contemporanea e ancora una volta si assiste ad un’apparente contraddizione in cui la campagna si sovrappone alla città e viceversa. Il progetto propone un lavoro in continuità con il luogo strutturandosi secondo fasce parallele all'asse del Sentierone: il verde del nuovo parco continuo si intreccia con agli assi di Palazzo Frizzoni, di Porta Nuova, del Teatro, del Monumento a Donizetti, rafforzando la trama di segni già presenti e ancora in grado di riaffermare i caratteri del centro moderno della città.
Nella forma e nella disposizione i nuovi parterre non cercano un nuovo ordine in contrasto con quello esistente, ma assumono i segni della città stratificata come trama su cui intrecciare semplici estrusioni di suolo abitati dai colori della vegetazione. Il pozzo di Piazza Dante, il tappeto di pietra del Teatro, le aiuole sotto gli ippocastani del Sentierone costituiscono gli elementi del progetto. Si tratta di piccoli segni in grado di dialogare con la grande scala dei monumenti e degli spazi urbani lungo i quali insistono. Il Quadriportico, la chiesa di San Bartolomeo, il teatro Donizetti, la torre dei Caduti e gli altri edifici del Centro Piacentiniano si ritrovano cosi ad essere attraversati da una finissima trama di segni che propone un racconto delicato su un’idea di città sospeso nel verde tra le pietre.
AMBITO 1- PIAZZA DANTE E QUADRIPORTICO
Il ridisegno proposto per Piazza Dante si basa principalmente sulla richiesta posta dal bando, di creare un sistema di accessibilità e deflusso dello spazio interrato del Diurno che, in seguito alla recente acquisizione da parte di operatori privati, è destinato nel breve termine ad accogliere nuove attività di intrattenimento aperte al pubblico, grande opportunità per la rivitalizzazione del Centro.
Aldilà delle esigenze strettamente normative e funzionali, il progetto attribuisce agli elementi di collegamento tra il livello interrato dell'ex rifugio antiaereo e il livello superiore dello spazio pubblico, un ruolo morfologico e connotativo importante.
La nuova impronta circolare allineata lungo l'asse che collega piazza Dante all'entrata principale del teatro Donizetti, sarà una sorta di piazza a livello ribassato nella quale troveranno posto due comode rampe di scale per l'entrata e l'uscita allo spazio sotterraneo.
La nuova piazza ribassata si inserirà quindi nella sequenza degli episodi allineati lungo la prospettiva che dal teatro arriva fino al Palazzo della Libertà, nel piano terra del quale, in base al recente accordo siglato dall'amministrazione, troveranno sede nuove attività culturali legate al mondo dell'arte e dello spettacolo, con un conseguente arricchimento e potenziamento funzionale dell'offerta di servizi e poli attrattivi lungo questa direttrice.
La piazza ribassata emergerà solo con un parapetto circolare in cemento bianco, tale da non costituire alcun ostacolo visivo alla percezione in profondità della fontana del Caniana, elemento fortemente connotativo dello spazio urbano.
Intorno al parapetto, riprendendo la recente e apprezzabile esperienza dell'allestimento chiamato 'Sentierino', il progetto prevede la formazione di un delicato diorama espositivo sul quale verrà raccontata la storia del luogo e in particolare dell'antica Fiera che qui sorgeva.
Il diametro della nuova piazza interrata - pari a 15 m. - consentirà di sfruttare il nuovo accesso anche come fonte di luce e areazione naturale per gli spazi sotterranei, che quindi beneficeranno di una più piacevole vivibilità.
AMBITO 2- PIAZZA CAVOUR E SENTIERONE
L'obbiettivo del progetto per piazza Cavour è quello di rivitalizzare nel suo complesso questo luogo agendo sul rafforzamento della sua identità e cercando di ribaltare la percezione sbiadita e non sempre positiva dei cittadini legata soprattutto a fattori di insicurezza e paura.
E' previsto il ridisegno dello specchio d'acqua circostante al monumento di Gaetano Donizetti, considerato cuore simbolico e spaziale della piazza. L'attuale laghetto presenta una forma organica delimitata da roccaglie di ceppo mentre sul retro il monumento è attualmente contenuto da una collinetta rialzata e piantumata con alberi sempreverdi. E' prevista la rimozione di tale collinetta e delle relative alberature sempreverdi con l'obbiettivo di eliminare la zona di criticità descritta e di rischiarare l'atmosfera complessiva, centrando nuovamente l'attenzione sul monumento che sarà così percepibile a 360°, anziché da una posizione esclusivamente frontale. Intorno al monumento verrà realizzata una vasca ellittica rialzata in cemento bianco, con dimensioni analoghe a quelle della platea interna del teatro, con il quale si vogliono evidenziare e rafforzare i legami sia funzionali che simbolici. Lo specchio d'acqua si porrà come fulcro rappresentativo fondamentale dello spazio e attribuirà un grande valore simbolico e percettivo al monumento, nei confronti del quale si porrà come nuova cornice e come nuovo palcoscenico.
La vasca sarà delimitata da un bordo rialzato utilizzabile come seduta: diventerà così un elemento attrattivo e ludico, fuoco visivo e fondale scenico per i vari usi proposti nello spazio pubblico.
Le aiuole attuali, delimitate prevalentemente da roccaglie e pietrame, verranno rimodellate ed estese in modo da rendere la presenza del verde dominante rispetto a quella delle parti pavimentate. Nuove aree verdi verranno create nella fascia attualmente asfaltata di Largo Gavazzeni per la quale il progetto prevede la trasformazione in parco ciclo-pedonale, attraversato da percorsi pavimentati in cubetti di porfido.
La dimensione e la forma dei viali pedonali è stata studiata per consentire comunque l'accesso dei mezzi di emergenza, mentre per assolvere alla possibilità di sosta dei bus per gli spettacoli del Donizetti verrà realizzata una nuova fascia dedicata lungo l'asse ferdinandeo, destinata anche ai taxi attualmente presenti in Largo Gavazzeni.
Grazie alla nuova sistemazione di suolo, il tratto di pista ciclabile già esistente in Via Tasso potrà continuare attraverso il nuovo parco, creando un percorso continuo che unisce Borgo Pignolo e Borgo Sant'Alessandro.
LARGO BELOTTI
Sulla copertura del nuovo parcheggio interrato si libererà il suolo oggi occupato dal parcheggio a raso, e questo, insieme alla rifunzionalizzazione del prospettante Palazzo degli Uffici Statali, permetterà di far rivivere questa parte di città, che oggi soffre per la scarsità di flussi e di poli attrattivi. La piazza diverrà il luogo vocato allo svolgimento di tutte le attività di mercato ambulante di varia tipologia che attualmente trovano collocazione in diversi periodi dell'anno lungo il Sentierone e lungo Largo Gavazzeni. Considerata la varietà tipologica degli esercenti, il progetto lascierà la massima libertà e flessibilità, fornendo un criterio di ordine chiaro e rispondente alle caratteristiche del tessuto urbano del Centro piacentiniano. Viene prevista infatti una 'griglia' stereometrica, basata su una maglia tridimensionale calibrata sulle misure del fronte del Palazzo Uffici, tale da consentire un'organizzazione razionale dello spazio e delle attività. La griglia sarà composta da profilati metallici contenenti i sistemi di illuminazione e permetterà di mantenere la piazza completamente aperta verso il cielo oppure coperta e ombreggiata mediante un sistema di tende scorrevoli.