Gesù, Giuseppe, Sant’Anna e Maria
Il fenomeno delle edicole votive è comune a molte città. È facile incontrare cappelle devozionali, ornate o non, nei centri di grandi città o nelle periferie.
A Napoli, città nota per i suoi forti contrasti, le edicole votive si trovano in un contesto di per è molto frammentato e stratificato e, pur essendo ricche di dettagli, si mescolano con gli elementi di un luogo passando paradossalmente inosservate. Stupisce quindi notare un crocifisso antico tra due vetrine di un negozio di abbigliamento a basso costo, in una strada molto trafficata ogni giorno da lavoratori e turisti; edicole contenute in ampi cortili o alte quanto un piano abitativo in vicoli angusti e rumorosi.
Tuttavia, la relazione che queste instaurano con gli abitanti è ancora molto forte. Statue sacre o immagini di santi, volti santi, Madonne e defunti, spesso protette da teche o cancellate in ferro battuto, alcune incorniciate da neon colorati, altre accompagnate da lettere di preghiera o oggetti casalinghi, sono percepite dagli abitanti come parte della vita quotidiana e vengono spesso vissute, ornate o restaurate da singole famiglie che le tengono in custodia.
La serie di fotografie analogiche sviluppate per questo tema intende quindi rappresentare i forti contrasti che si avvertono nel rapporto che le edicole votive napoletane hanno con lo spazio e con le persone, anche se queste ultime sono volutamente escluse dall’inquadratura.
Vista frontale e edicola centrata sono delle costanti per la maggior parte degli scatti, ad eccezione di pochi casi in cui determinati dettagli hanno richiesto un punto di vista più vicino. Il progetto è confluito in un libro autoprodotto in formato tascabile dal titolo Gesù, Giuseppe, Sant’Anna e Maria, squaglia ‘o riavulo e vence Dio, titolo preghiera e copertina dorata a bilanciare la discrezione del formato e delle fotografie.
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