From School to City through Architecture
Benjamin Franklyn used to say: "An investment in knowledge pays the best interest".
The project for the Ariano Irpino School wants to rethink the space for education. The building become the urban connection between the two levels of the city. A cultural corridor thought as an open stage where the student life is part of the public space.
DALLA SCUOLA ALLA CITTA' ATTRAVERSO L'ARCHITETTURA
La scuola sembra, nel nostro Paese, destinata ad essere sempre più
emarginata dall’attenzione del dibattito pubblico. Eppure, come scriveva Benjamin Franklin nel suo Almanacco, il rendimento dell’investimento in conoscenza è il più alto di ogni altro investimento. In questo senso la scuola rappresenta l’infrastruttura
culturale di un Paese. L’architettura è spesso stata assente e rimasta impotente spettatrice, limitata al rispetto di indicazioni normative ormai non più coerenti con il modello di spazi didattici adatti all’apprendimento delle nuove generazioni.
L’idea di scuola presentata in questo progetto cerca di interpretare il concetto di spazio educativo, cogliendo le sfide lanciate dal sito posto nel centro storico del comune di Ariano Irpino. Le particolarità orografiche all’interno delle quali si trova il lotto hanno rappresentato l’occasione per implementare il sistema connettivo
urbano già esistente. L’edificio diventa quindi un nuovo centro all’interno della città, oltre a rappresentare un “corridoio culturale” che connette le due diverse quote urbane. La nuova costruzione è pensata per essere un luogo aperto e integrato con gli altri soggetti culturali del territorio.
Gli accessi principali all’edificio avvengono da Piazza San Francesco e da Via D’Afflitto. Entrambi i varchi consentono l’accessibilità agli spazi della scuola e a quelli ad uso promiscuo, fruibili sia in orario scolastico dagli studenti che in orari diversi dalla comunità. Da Via D’Afflitto si accede alla scala che conduce al piano dell’auditorium e alla Piazza San Francesco, passando per l’atrio principale della
scuola. La pendenza della strada consente di ricavare un piano da cui accedere ad una corte aperta, su cui si affacciano tutti i laboratori. Questo spazio può essere usato alternativamente come luogo didattico e “cortile urbano” in cui è possibile cenare nei momenti in cui l’Istituto si apre alla città, offrendo i suoi servizi, in uno spazio protetto dai flussi della strada.
Proseguendo lungo la Via D’Afflitto un secondo punto di accesso pubblico consente di entrare in un altro livello attrezzato con sedute collegato, e visivamente interrelato, con lo spazio ribassato della corte.
La copertura di questi due luoghi pubblici, corte e piazza coperta, è il volume dell’auditorium. Una superficie illuminata in modo soffuso che disegna, anche di notte, una nuova centralità all’interno della rete di percorsi pubblici di Ariano Irpino.
Da Piazza San Francesco si entra nell’atrio della scuola e all’auditorium.
Tali accessi sono identificabili come due profondi tagli che interrompono la continuità del piano del prospetto. L’auditorium è dotato di punto di accesso indipendente svincolato da quello della scuola, per permetterne l’uso durante le ore di chiusura dell'istituto.
La scala che collega Via D’afflitto e l’ingresso dell’auditorium gode di un sistema di controllo dei varchi che consente di chiudere i medesimi per permettere la piena fruibilità degli spazi connettivi, anche in assenza di attività scolastica e quindi di presidio per la sorveglianza.
Le aule della scuola sono distribuite su tre livelli, sopra il volume dell’auditorium. I laboratori didattici sono invece insediati nei piani terra e interrato, in contatto visivo con gli spazi aperti alla città. All’ultimo livello la palestra disegna il coronamento dell’edificio attraverso tre grandi aperture, adiacenti a Via D’Afflitto, che si aprono sul panorama circostante.
Il sistema di aule destinato alla didattica consente l’utilizzo dei singoli ambienti separatamente o congiuntamente con altri, per mezzo di piccole aree condivise frapposte tra le aule. Tale proposta distributiva, oltre ad ottimizzare l’utilizzo degli spazi per la didattica, rendendoli adattabili in ossequio alle flessibili esigenze didattiche, consente una facile riconfigurazione degli stessi permettendo un uso alternativo degli spazi per eventi o manifestazioni a servizio della collettività, come ad esempio mostre e piccoli eventi. I due corpi di fabbrica posti ai margini del lotto ospitano gli uffici della scuola da un lato e i servizi dall’altro.
Gli spazi di disimpegno, oltre a rappresentare l’elemento connettivo orizzontale tra i diversi ambienti, disegnano diversi spazi collettivi e individuali.
Il piano di accesso alla scuola strutturalmente è concepito come piastra di ripartizione dei carichi provenienti dagli appoggi puntuali, interni ai piani delle aule, riducendo ai limitati pilastri che attraversano i livelli sottostanti l’ingombro nell’attacco a terra dell’edificio.
La circolazione verticale dell’edificio è consentita, oltre che dalla scala che collega i due diversi livelli urbani, da due corpi scala posti sui due lati corti della nuova costruzione.
Al fine di migliorare le prestazioni energetiche sono stati previsti brise soleil orientabili, per limitare l’irraggiamento diretto degli ambienti. Il rivestimento esterno è pensato in pannelli di calcestruzzo, oltre che per dare uniformità alla facciata, per consentire la facilità di manutenzione nel tempo. Le tre grandi aperture poste nella sommità dell’edificio consentono l’accesso della luce naturale nel piano della palestra oltre a mettere in relazione visuale gli spazi interni con il paesaggio circostante. I tagli dell’edificio e le corti interne permettono l’ingresso della luce ai vari piani dell’edificio.