SCUOLA DI INFANZIA E PRIMARIA
concorso di idee per la realizzazione di #scuole innovative
E’ aperta alla città attraverso la permeabilità dei suoi bordi e l’uso differito nella giornata delle sue parti. E’ anche un grande spazio fluido e flessibile dove sperimentare, ricercare e apprendere attraverso il gioco.
E’ urbana, parte dell’organismo più vasto della città. Luogo di cultura, socialità, identità, inclusiva ed accogliente. E’ luogo dell’apprendimento e della condivisione dove una comunità sperimenta i linguaggi della propria contemporaneità, (arte, teatro, musica..), sviluppa un pensiero sul futuro partendo dalla propria memoria che i più piccoli condividono con i più grandi vivendo insieme gli stessi spazi e le stesse esperienze. E’ un vero e proprio centro culturale che aspira a diventare luogo di riferimento per la comunità. E’ scuola al mattino ma già dal primo pomeriggio si trasforma in un grande spazio collettivo. E’ una scuola che incontra e accoglie, ovvero “la città di tutti “.
Qualità architettonica, scelta dei materiali, ecosostenibilità. La principale qualità della scuola è l’essere aperta alla città attraverso la permeabilità dei suoi bordi e l’uso differito nella giornata delle sue parti. La scuola è un grande spazio fluido e aperto contraddistinto dall’agorà e dal giardino circolare. Un edificio bianco “la balena” ospita la sala riunioni, la biblioteca, la mensa e gli uffici. Una grande struttura trilitica incrociata caratterizza il partito architettonico della palestra come un grande “il carillon”. I laboratori ricordano un piccolo opificio d’altri tempi. Il tutto si compone a definire un’articolazione di spazi pubblici pavimentati “il giardino di pietra” e a verde “il giardino della memoria”, “il boschetto della scoperta” quale tessuto connettivo tra le varie funzioni e la città. Il significato di ogni singola parte è sottolineato dall’uso diversificato dei materiali che sottolineano il carattere dell’edificio. La qualità architettonica, la scelta dei materiali, l’ecosostenibilità dell’edificio nascono anche da scelte condivise con processi di controllo di tutte le fasi, dalla progettazione alla costruzione alla manutenzione, per le quali nella progettazione sono stati seguiti i criteri definiti dalla tecnologia BIM con la quale la scuola sarà progettata e poi restituita alla comunità con degli as-built. Sono stati considerati nella progettazione aspetti quali la manutenibilità, i tempi di esecuzione dell’opera e controllo in fase di cantiere dei tempi e della sicurezza, l’integrazione tra i processi di progettazione, costruzione e la sostenibilità ambientale. Il progetto si struttura attraverso una serie di temi facilmente individuabili attraverso il diverso uso del suolo. Il piano a quota +8,25 mt, ospita gli spazi per lo studio e la socialità degli studenti, l’atrio, l’agorà, la mensa, le aule ed il giardino interno circolare, “il centro del mondo” oltre al giardino esterno e le piazze, ovvero il contatto con la terra e la città.
Al piano a quota + 13,25 mt, si articola invece la città di tutti con la palestra, i laboratori, la sala riunioni e la biblioteca, il tetto verde per lo svago e l’esplorazione del mondo con le aule didattiche all’aperto dove è ricavata una zona “junk playground”. Nella scelta dei materiali sono stati privilegiati quelli a rapido tempo di rigenerazione e a basso impatto ambientale, come il legno sia strutturale, XLam, che di rivestimento e per gli arredi, rispettando al contempo anche le vigenti normative sulla resistenza al fuoco.
L’inserimento della proposta nel contesto urbano. La scuola è luogo di cultura, socialità, identità, inclusiva ed accogliente. Luogo dell’apprendimento e della condivisione dove una comunità sperimenta i linguaggi della propria contemporaneità, sviluppa un pensiero sul futuro partendo dalla propria memoria che i più piccoli condividono con i più grandi vivendo insieme gli stessi spazi ed esperienza, un vero e proprio centro culturale, che aspira a diventare luogo di riferimento per la comunità. E’ scuola al mattino ma già dal primo pomeriggio si trasforma in un grande spazio collettivo. Una scuola che incontra e accoglie, ovvero “la città di tutti“.
La biblioteca, la palestra, i laboratori, la sala conferenze ed il grande tetto giardino per lo svago e l’esplorazione del cielo, della natura e delle sue leggi, si aprono alla comunità diventando città. Questa dualità viene interpretata anche nella costruzione del suolo sul quale la scuola giace. L’area pur apparendo quasi pianeggiante sviluppa un dislivello di più di quattro metri dalla chiesa al confine est su via del quarzo. La conformazione topografica del sito diviene l’occasione per articolare il progetto su due livelli. Sul primo in alto, sono disegnati gli spazi pubblici del sagrato e del giardino prospicienti la chiesa e il grande tetto giardino della scuola. Sul secondo, in basso, si sviluppa l’articolazione planimetrica della scuola con gli spazi comuni dell’atrio e dell’agorà. Le due differenti quote sono servite da due parcheggi.
Qualità e novità delle soluzioni architettoniche in relazione alla didattica. Lo studio dell’organizzazione degli spazi nel progetto ha assunto un grande valore pedagogico. Esso è pensato per consentire agli alunni di esprimere e stimolare le proprie competenze, potenzialità e curiosità in un’età dove esplorare e ricercare da soli o in gruppo è di fondamentale importanza. Tra questi spazi spicca il giardino pensile, un’ampia area a verde che diviene luogo didattico per insegnare l’orticultura, la frutticultura, seguendo i principi delle coltivazioni biologiche ed educando ai principi di sostenibilità ambientale. Un luogo dove usare la fantasia, la curiosità ma anche la manualità come presupposto per la conoscenza. Nel tetto verde, nelle zone di didattica all’aperto, sotto l’ombra dei tetti in bambù, è ricavata una zona “junk playground” dove sperimentare manualmente con materiali poveri, anche di scarto, nobilitati dall’azione del gioco. Tutte le soluzioni organizzative degli spazi interni sono pensate per essere flessibili attraverso l’uso di partizioni scorrevoli o nel caso di pareti fisse è stato privilegiato l’uso del vetro nelle partizioni interne per garantire una maggiore interrelazione visiva tra le funzioni ed un controllo delle azioni. Particolare attenzione è stata posta nella scelta dei colori con l’intenzione di favorire la relazione tra gli ambienti scolastici e il bambino. L’uso di differenti materiali e cromie diviene il criterio di individuazione degli ambiti d’uso rendendoli facilmente riconoscibili e elemento di stimolo percettivo. Il pattern di colori viene applicato solo ai pavimenti e ai soffitti lasciando le pareti alla creatività dei bambini che le potranno riempire con i loro lavori, personalizzando gli spazi.
Funzionalità e flessibilità degli spazi e dei collegamenti L’intero complesso è servito da due aree a parcheggio con differenti usi. La prima prospiciente l’ingresso della scuola per la sosta e il passaggio prevalentemente durante l’orario di inizio e fine lezione con sosta veloce e ampia rotazione. La seconda tra la scuola e la chiesa verrà utilizzata prevalentemente dai docenti e dal personale di supporto alla didattica, ma anche dai fruitori della scuola dopo l’orario di lezione.
Accessibilità e sicurezza della struttura e dei suoi ambienti. Il comportamento generale dell’opera dal punto di vista statico e sismico è garantito dal funzionamento scatolare del sistema costruttivo a pannelli, ed è avvalorato dalle molteplici prove eseguite, si vedano le prove in scala reale condotte dall’istituto CNR IVALSA di Trento. La tecnologia costruttiva del cross laminated timber (CLT o XLam) è stata ed è tuttora oggetto di notevole studio ed approfondimento date le ottime caratteristiche del legno e del suo ciclo di produzione, quali la leggerezza. La naturale propensione alla resistenza in caso d’incendio, infatti se adeguatamente dimensionati i pannelli e gli altri elementi ligneii possono agevolmente rispettare il requisito R60. L’alta reperibilità della materia prima e la facilità e velocità di messa in opera degli elementi prefabbricati, anche in presenza di un ridotto numero di operanti (minori costi logistici e di sicurezza). Solo le fondazioni, i muri di contenimento e i blocchi ascensore saranno realizzati in cls.
Soluzioni tecniche e tecnologiche in riferimento alla sostenibilità. La struttura portante verticale è costituita da tavole incrociate incollate tipo XLam con isolanti esterni in materiali naturali (sughero, fibra di legno e canapa) con utilizzo di polistirene estruso nelle parti perimetrali esterne solo nella zona di contatto al suolo per un altezza massima di 80cm. Date le luci importanti di alcuni solai, in particolari quelli della grande sala che comprende l’atrio e l’agorà, nonché l’elevato carico portato (9.00kN/mq circa) le strutture orizzontali principali di questi saranno costituite da elementi in acciaio, il solaio sarà poi definito mediante pannelli sandwich in XLam così come per i solai con luci minori. L’isolante a pavimento e il massetto per pendenze sarà definito mediante materiali posti in opera a secco (sughero, ghiaia di vetro, fibra di legno ad alta densità, etc.).
Per il tetto a giardino e i tetti verdi (vedi dettaglio). Il progetto degli impianti parte dalla ricerca di un’elevata efficienza energetica attraverso l’impiego di strategie energetiche passive come il miglioramento dell’isolamento termico e lo sfruttamento degli apporti solari gratuiti oltre al corretto orientamento, l’ottimizzazione dell’illuminazione e ventilazione naturale, l’uso di schermi solari. In oltre è previsto l’uso di pale eoliche e del fotovoltaico integrato per la produzione di energia con attente soluzioni dell’involucro, l’uso di pompe di calore per i sistemi di riscaldamento e raffrescamento radiante a pavimento e soffitto e la produzione di acqua sanitaria. La protezione del carico termico delle vetrate esposte a sud-ovest, derivante da un eccessivo irraggiamento è definita da elementi schermanti sia verticali che orizzontali in legno di bambù, anche mobili. Acusticamente viene garantito dal pacchetto murario un buon isolamento acustico tra le aule e dai rumori esterni così come il tempo di riverbero medio garantito sarà T60<0,6. Viene garantita per quanto possibile un’illuminazione naturale morbida e diffusa da nord. In particolare nelle aule la luce entra da aperture esposte a nord/est al piano terra e da lucernari sempre esposti a nord/est al piano primo con le vetrate esposte a sud-ovest schermate. In oltre una grande cisterna recupera l’acqua meteorica per usi non potabili, permettendo una sostanziale diminuzione dell’uso dell’acqua primaria. L’intento del progetto è stato quello di utilizzare materiali sostenibili, materiali capaci di ridurre il costo ambientale e migliorare anche le caratteristiche strutturali. Tutto il legname dovrà essere certificato PEFC (foreste gestite in maniera sostenibile).
Sostenibilità economica e coerenza con le soluzioni progettuali. Nel progetto la qualità e la scelta dei materiali nascono da scelte condivise con processi di controllo di tutte le fasi dalla progettazione per i quali sono stati considerati determinanti aspetti quali la manutenibilità, i limitati tempi di esecuzione dell’opera e controllo in fase di cantiere dei tempi e della sicurezza, l’integrazione tra i processi di progettazione, costruzione e la sostenibilità ambientale. Conseguentemente a queste premesse la scelta dei materiali è stata fatta prendendo in considerazione quelli che contemplano i criteri di basso dispendio energetico in fase di produzione, di non nocività per gli operatori dei processi produttivi e applicativi, di assenza di emissione di sostanze tossiche durante il ciclo di vita, di impiego di materie prime rinnovabili o il più possibile di derivazione "naturale", di ridotta e semplice manutenibilità, di riutilizzabilità o riciclabilità del prodotto una volta terminato il ciclo di vita