#SCUOLEINNOVATIVE
Concorso di idee per la realizzazione di #scuoleinnovative
"Finalmente l’inverno è finito e dalla terra, dove era caduto un seme, sbuca un filo verticale verde. Il sole comincia a farsi sentire e il segno verde cresce. E’ un albero, ma nessuno lo riconosce adesso, così piccolo. [...] Dopo qualche anno, quel filo verde di prima è diventato un bel tronco pieno di rami. Più avanti ancora avrà costruito una grande ramificazione sulla quale farà sbucare foglie, fiori e frutti; d’autunno spargerà attorno a sé i suoi semi, alcuni cadranno sotto di lui, altri saranno portati lontano dal vento. In quasi ogni posto dove sarà caduto un seme, nascerà un altro albero simile a lui."
Bruno Munari
UN NUOVO ELEMENTO URBANO
Il centro di Aviano, con la piazza e la zona pedonale, si trova vicino al sito individuato per la scuola, così come il parco storico; la nuova scuola, luogo in grado di ospitare la comunità, è il nuovo fulcro di una serie di percorsi che connettono gli spazi esistenti, e crea un sistema di circolazione che unisce medie, materna, nido e parco sportivo al centro città ed alle zone di parcheggio. I parcheggi per le scuole si trovano lungo il perimetro dell’Isolato dell’Istruzione, e lasciano ai pedoni la possibilità di appropriarsi del nuovo spazio pubblico al centro, che ospita molteplici funzioni - orti didattici, gradinate per proiezioni o spettacoli, parco alberato - e di utilizzarlo per manifestazioni ed eventi.
La scuola, permeabile verso il territorio, è un nuovo punto di incontro e scambio per la comunità: le ore in cui l’edi cio risulta fruibile si estendono potenzialmente all’intero arco della giornata, grazie ad accessi differenziati, ad una morfologia flessibile e alla possibilità di fruire di spazi multifunzionali; la scuola vive molte più ore rispetto a quelle richieste dalla sola didattica, diventa un luogo ibrido, con spazi gioco all’aperto e luoghi di aggregazione. Parte dell’edificio è accessibile da fruitori esterni nelle ore extrascolastiche, mentre una parte palestra, sala polifunzionale, mensa - può essere usata da esterni anche durante l’orario scolastico grazie alle possibilità di uso contemporaneo e separato dei vari ambienti, ad una gestione accurata deli orari ed agli accessi differenziati, massimizzando così l’utilizzo dell’edificio e la rendita dell’investimento. La popolazione sarà coinvolta nella fruizione del nuovo polo scolastico, e quindi anche nella gestione: le associazioni, i privati, le squadre sportive o i club potranno fruire delle sale, dei laboratori, della mensa e della palestra, secondo un’idea di appropriazione partecipata degli spazi.
L'IDEA
La scuola è un luogo per la gente nel quale gli ambienti si articolano attorno alla luminosa hall vetrata, che declina lo spazio con una gerarchia di viste e di luoghi e, riconoscibile anche dall’esterno, mostra con evidenza il proprio ruolo centrale. E’ un luogo per bambini curiosi, che crea un tutt’uno tra il costruito e l’ambiente circostante, in cui la grande visibilità trasversale degli spazi interni si accompagna alla permeabilità verso l’esterno; nasce intorno ad un albero, che è metafora della vita ed evoca il processo della crescita e del cambiamento, e deve la propria morfologia al contesto, all’incontro con le montagne e col legno dei boschi; è un ambiente dove recarsi con piacere, uno spazio studiato per un apprendimento autentico e vissuto, un luogo aperto, caldo ed accogliente, in cui il legno diventa sia struttura che linguaggio espressivo, e gli arredi ed i colori brillanti creano ambienti ben riconoscibili ed aiutano ad identi care gli spazi.
I muri sono pareti mobili, creano ambienti flessibili, autonomi ma intercomunicanti, affacciati su spazi ampi per momenti di incontro o di festa; il corridoio-guardaroba è un luogo di condivisione per i bambini di tutte le età e gli insegnanti, e diventa il filtro verso il corpo aule. L’abbandono dello schema classe/corridoio diventa punto di partenza per l’esplorazione e l’appropriazione della scuola intera; i corridoi sono ampi luoghi abitati in cui incontrarsi, parte di quel processo di comprensione del mondo a cui un bimbo in età scolare si affaccia, e si animano con scaffali e librerie a vista, con manufatti e materiali didattici, diventando una biblioteca diffusa, in cui i libri danno forma e sostanza al paesaggio dell’apprendimento, con sedute e tavoli, perché ogni spazio diventi angolo di lavoro, di lettura, di riposo, di dialogo e di collaborazione.
L’architettura qui assume il potere evocativo di una favola, una dimensione dove i protagonisti sono i bambini, gli insegnanti e l’intera comunità.
PARTECIPAZIONE
Il nuovo edificio è un luogo pubblico con una grande volontà inclusiva, capace di stimolare il coinvolgimento della popolazione. E’ un epicentro urbano, catalizzatore di flussi di persone durante l’intero arco della giornata, che fa crescere l’identità dello spazio pubblico. La vegetazione, i percorsi, l’insediamento di orti didattici all’interno e all’esterno del recinto protetto diventano strumenti per appropriarsi del territorio, aperti ai bimbi, alle famiglie, ai residenti, che potranno affollare questo spazio e renderlo proprio.
Il progetto di apprendimento diffuso è pensato su scala urbana, ed anche il pedibus diventa momento didattico di educazione, per creare un nuovo senso civico di cittadinanza consapevole e strumento di partecipazione della collettività, che vede i bimbi passeggiare ed idealmente li accompagna.
Le famiglie saranno coinvolte per sostenere, organizzare, partecipare e condividere il processo educativo e formativo, aperto all’esperienza diretta e concreta del reale, dove l’alunno cresce grazie a spazi stimolanti ed attività concrete, e si valorizza la libertà di apprendimento.
Durante la fase progettuale verrà scritta ed illustrata una storia che racconta la nascita dell’idea e la costruzione dell’edificio, e spiegherà ai bambini il progetto in modo semplice; una pagina web permetterà a tutti di consultarne la documentazione, il processo di progettazione esecutiva e le scelte relative ai materiali, ai costi e le soluzioni tecniche, per una maggiore comprensione e consapevolezza.
Durante la costruzione sarà possibile visitare il cantiere, per partecipare al processo e conoscere la tecnologia utilizzata e le potenzialità, ed essere consapevoli della sicurezza sismica e della salubrità del nuovo edificio. I workshop, a cadenza mensile, saranno punto di incontro tra progettisti, docenti, dirigente e famiglie, per lo sviluppo di una più efficace strategia didattica e l’appropriazione dello spazio scolastico come nuova realtà urbana condivisa.
BENESSERE E SOSTENIBILITA’ ENERGETICA ED AMBIENTALE
Orientamento ben pensato, forte isolamento, fotovoltaico in copertura e uso di tecnologie (vmc, pompa di calore, building automation system, etc) rendono l’edificio tendente a zero energia (Nzeb) prova che i requisiti economici e funzionali di un edificio per l’educazione sono compatibili con efficienza energetica, benessere e qualità degli spazi interni.
L’involucro è protagonista del sistema termico, e la hall con l’albero è strumento di regolazione microclimatica; essenziale la ventilazione naturale, ed il flusso che viene introdotto nelle aule dopo aver attraversato condotti sotterranei in grado ci raffrescare o riscaldare naturalmente la temperatura senza costi energetici. L’edificio è indipendente da fonti energetiche non rinnovabili, è dotato di un efficiente sistema di recupero acque piovane per irrigazione o per gli scarichi, minimizzando così i costi di gestione.
CICLO DI VITA:
La scuola sarà capace di crescere: è prevista la possibilità di ampliamento con un nuovo corpo aule al primo piano, dove ora c’è il campetto gioco; sarà unita alla grande hall con la possibilità di fruire della già prevista scala a nord.
I materiali naturali, l’xlam, il legno lamellare, la bra di legno, prodotti in filiera controllata e senza uso di so- stanze nocive, sono assemblati con a secco e rendono l’edificio riciclabile al 98%; il legno di larice del rivestimento esterno non necessita di alcuna manutenzione, ed invecchierà in modo naturale; le parti ammalorate potranno essere sostituite singolarmente, evitando la necessità di interventi sull’intero perimetro
INNOVAZIONI PEDAGOGICHE
La nuova scuola è architettura per l’apprendimento, forma concreta di di una proposta formativa, luogo esperienziale e metafora della complessità del mondo esterno, e costruisce una geografia degli spazi educativi; Le aule hanno pareti interne parzialmente vetrate, per far entrare il paesaggio in profondità nell’edificio, e partecipano alla trasparenza complessiva facendo penetrare la luce nelle zone più interne, mettendo in relazione cortile e giardino senza disturbare il normale funzionamento didattico.
Il faggio nella hall, con i colori che cambiano col cambiare delle stagioni, insegna la mutevolezza e il rinnovamento, riserva sorprese, non è mai uguale al giorno prima, ed è elemento generatore dell’intero processo progettuale, metafora di una pedagogia che accompagna la crescita.
Le aule, i laboratori, le sale polifunzionali e la palestra, sistemati ad altezze diverse o parzialmente incassate nel terreno, permettono un’eccezionale visibilità interna trasversale, e si articolano attraverso la luminosa hall vetrata che ospita il grande albero e mette in comunicazione il giardino, rivolto verso la strada e la periferia, con la zona nord, dove la scuola si piega in un grande abbraccio che accoglie i bambini nel colorato playground e crea un nuovo luogo di incontro e di gioco; la scuola, inserita in un lotto dove già troviamo la scuola media, la materna ed il nido, è una nuova parte di città e diventa fulcro dell’Isolato dell’istruzione.