Scuole Innovative
Concorso di idee per la realizzazione di #scuoleinnovative
Progetto Primo Classificato di Lonate Ceppino (VA).
Lonate Ceppino rappresenta un avamposto per sperimentare.
La scuola diviene allo stesso tempo incubatore e generatore di idee. Il luogo adibito all’educazione non è più la sola ripetizione di aule nello spazio, ma si estende oltre la dimensione didattica e permea l’intero contesto sociale: un catalizzatore delle relazioni.
Cuore del progetto è quindi l’agorà, che irradia e attrae energia. Su di esso si affacciano tutte le funzioni principali dell’edificio. Una sorta di piazza coperta dove si succedono luoghi ed eventi spaziali: appena entrati è una biblioteca, dopo un grande atrio che funziona da mensa e aula magna, una cavea, e un patio; terminando infine nel grande giardino. Il centro dell’edificio è dunque uno spazio multifunzionale, flessibile e sempre attivo, dove gli studenti possono finalmente incontrarsi. Tutto attorno le aule e gli uffici del personale che può sorvegliare con sguardo vigile.
Urbanisticamente l’edificio si colloca al centro del lotto, lungo l’asse est-ovest.
L’ingresso principale è sul lato ovest, dove a margine del lotto, corre la SP2.
Da qua una corsia a senso unico di marcia porta i veicoli in prossimità dell’entrata laddove si trovano i parcheggi per la sosta dei professori, l’area kiss’n’ go, l’area di sosta per lo scuolabus e, appena visibile, lungo il lato nord, la corsia di carico-scarico merci e alimenti per la mensa e le varie attività a supporto della didattica.
La scelta di disporre le due biblioteche richieste su due piani, direttamente all’ingresso viene giustificata da due fattori principali: dare rappresentatività all’edificio, creare un filtro tra l’esterno e gli ambienti più protetti e riservati dedicati agli studenti. Inoltre, questa distribuzione garantisce una totale autonomia, reciproca e rispetto all’area riservata alla didattica.
Questo principio di flessibilità e autonomia delle singole unità funzionali permea l’intera progettazione degli spazi interni che, regolati da una griglia strutturale e impiantistica fissa, lascia piena libertà alla modulazione degli spazi (spesso divisi da muri mobili). La creazione di accessi secondari (a sud per le classi I e II elementari e a nord per i professori e per gli spazi di servizio), permette l’esistenza di nuclei funzionali totalmente autonomi e con orari di apertura diversi.
La scelta di un edificio compatto oltre a portare vantaggi in termini di fabbisogno energetico, riduce l’uso del terreno. Questo permette di creare un grande spazio verde a est, come naturale prosecuzione del patio interno all’agorà e degli orti didattici a sud, di fronte a ciascuna sezione della scuola elementare.
In una società sempre più indirizzata a beni di consumo tecnologici e all’interazione occhio-schermo, la scelta cardine è stata quella di ridare importanza all’esplorazione e al rapporto uomo-natura come principio educativo.
Per quanto riguarda le scelte di carattere più tecnico, la soluzione progettuale prevista per la struttura è la classica a telaio in calcestruzzo armato. Questa scelta è dettata dalla sua economicità dopo aver valutato attentamente forma e dimensione dell’edificio ed anche le tempistiche di realizzazione e la logistica del cantiere. Un sistema di fondazioni, travi, setti e pilastri gettati in opera viene completato da impalcati realizzati con pannelli alveolari prefabbricati e terminati
con un getto integrativo. Una soluzione che permette di avere gli orizzontamenti calpestabili il giorno dopo la posa e soprattutto di avere il minimo quantitativo di opere provvisionali e puntelli al piano. La scelta di realizzare le strutture di elevazione gettate in opera è data dal fatto che tutto il sistema strutturale può essere modificato fino all’ultimo momento per assecondare esigenze e varianti in corso d’opera; ma ancora più importante è la possibilità di controllare a discrezione del progettista la duttilità della struttura tramite i ferri di armatura e
quindi la risposta sismica dell’edificio agendo anche sulla quantità e distribuzione degli elementi resistenti alle azioni orizzontali. La tecnica costruttiva prevista per l’involucro e per le partizioni interne è la tecnica struttura/rivestimento. I motivi di tale scelta sono la richiesta di qualità e prestazioni più alte ottenibili a costi ordinari accompagnati da una sempre maggiore necessità di ridurre le tempistiche di cantiere ed il continuo aumento della quantità e complessità delle installazioni impiantistiche.
L’edificio è concepito come scatole desolidarizzate fra loro in mezzo alle quali trovano spazio la struttura portante, l’impiantistica e l’isolamento termico.
L’involucro è molto performante sia in termini di isolamento termico che di sfasamento termico. Il benessere termo-igrometrico degli utenti è quindi garantito con il minino ricorso agli impianti.
Anche il benessere acustico viene raggiunto grazie all’elevato potere fonoisolante dell’involucro. Nella stratigrafia si alternano materiali isolanti fibrosi e lastre intervallati da strati di aria. Il tutto si traduce in un comportamento massa-molla-massa del sistema che garantisce prestazioni acustiche di alto livello. Eventuali problemi di riverbero nei vasti ambienti come l’agorà possono essere facilmente corretti tramite l’installazione di pannelli fonoassorbenti in lana minerale. Gli edifici realizzati con la tecnica S/R possono essere smontati. Ogni singolo componente può essere riutilizzato o riciclato dando vita a nuovi prodotti e componenti risparmiando materie prime. Il comfort visivo viene raggiunto attraverso una progettazione integrata tra illuminazione naturale e artificiale.