Se cerchiamo Resistenza su un vocabolario troveremo più o meno: lotta contro il nazifascismo in Italia e in Europa, durante la seconda guerra mondiale; ogni opposizione armata contro un esercito occupante o un
regime politico.
Ed è proprio pensando ad un bambino che vuol sapere qualcosa in più su una pagina della nostra storia che ho sviluppato questo progetto. Un progetto che prevede di realizzare un istallazione composta da una bimba in fusione di bronzo (che rappresenta il futuro, le nuove generazioni), che solleva con tutta la forza che ha un contenitore, un luogo, che sembra una scatola, di acciaio
corten, (che rappresenta il passato).
Due materiali quindi: uno perfetto e lucido come il bronzo, che vuole esaltare con le sue peculiarità l’idea del FUTURO, l’altro scabro ruvido e corroso, come il PASSATO che nonostante il fluire del tempo...resite.
All’interno due casse che in loop raccontano testimonianze di fatti accaduti durante quegli anni (queste registrazioni, fatte dagli ultimi testimoni, faranno parte, insieme ad altre, di una ricerca sul territorio).
Racconti orali che ormai appartengono alla nostra memoria. Quel filo invisibile ma tenacissimo che tiene unite le comunità.
La faccia superiore della scatola, rivolta verso la scuola, sarà traforata con la sagoma dell’Italia, così da creare di giorno con luce naturale una proiezione sul pavimento e di sera attraverso una luce a LED una diffusione di luce verso il basso e verso l’alto.
All’interno della scatola, su una faccia, saranno previste delle incisioni di nomi, come memoriale.
L’invito è proprio quello di abbassarsi ed entrare nello spazio per ascoltare e condividere insieme un luogo altro, diventando così, adesso nel presente, partecipi dell’opera stessa.
La storia di un popolo non è solo un susseguirsi di date, di vittorie o di sconfitte, è innanzitutto il racconto di una identità fatta di cultura, sensibilità.
Quando si insiste nella difesa della memoria non è solo per conservare quel patrimonio ideale che ha portato l’Italia a sconfiggere il nazifascismo avviando una nuova stagione di libertà. La verità è che solo ricordando chi siamo stati si può proseguire sulla strada della democrazia. Ed è questo l’insegnamento
che non si deve mai dimenticare.