Quadrilla
progetto secondo classificato al concorso Scuole Innovative per la realizzazione della scuola dell'infanzia di Arzachena.
Tra rupi granitiche e macchia mediterranea rigogliosa e selvaggia, la piccola cittadina di Arzachena domina la vista sul fiordo che termina nel golfo del Rio San Giovanni, sulla costa nordorientale della Sardegna. La scuola dell’infanzia sorgerà a poche centinaia di metri ad ovest del nucleo storico della città, tra via Mameli e un’ansa del piccolo corso d’acqua Rio San Pietro.
La scuola che ospita 200 bambini su un unico piano fuori terra che ne consente l’accessibilità universale, è pensata come un elemento compatto e riconoscibile, scavato da cinque corti che ne caratterizzano lo spazio interno e ne consentono una costante illuminazione naturale.
La scuola è interamente circondata da un buffer vegetale che funge da barriera visiva e termica. Questo spazio filtro coperto e protetto, consente inoltre la gestione dei percorsi ed il controllo delle aree collettive dedicate alla comunità e quelle ad uso esclusivo dei bambini.
Lo spazio interno della scuola è articolato attorno ad un grande spazio dedicato al gioco libero e le attività motorie, che si possono svolgere anche all’esterno nella Corte dell’olfatto, il giardino centrale su cui si affaccia la mensa e si distribuiscono le sei aule/laboratorio ed il blocco uffici e servizi. Attorno alla Corte del tatto si sviluppano l’atrio d’accesso e la biblioteca, quest’ultima dotata di due accessi, uno dei quali ne consente la fruizione in orari extrascolastici. La Corte del gusto è un’area prospiciente Via Mameli, pensata per degustare i prodotti coltivati o preparati dai bambini e funge inoltre da accesso di servizio per il personale, il carico-scarico e può essere utile a particolari esigenze di bambini con disabilità motorie. La Corte del suono è una piccola corte su cui si affaccia l’auditorio/aula magna, uno spazio che ospita una vasca di recupero dell’acqua bianca, utile per l’irrigazione dei giardini. La grande Corte della vista si apre invece sul Parco del Canale.
La palestra per il gioco libero è un grande tatami morbido che contiene un piccolo anfiteatro e un muro per l’arrampicata. I laboratori sono immaginati come spazi flessibili capaci all’occorrenza di unirsi tra loro, grazie ad un sistema di partizioni mobili, a formare luoghi adatti ad attività collettive.
Ogni spazio è pensato per favorire l’attività di sperimentazione e la libertà di movimento dei bambini, sollecitati con metodi didattici attivi a sviluppare le capacità di osservazione, di socializzazione, di movimento e dunque ogni aspetto fisico e mentale. Gli spazi interni, così come le corti, sono immaginati come luoghi per l’indagine percettiva psicomotoria libera. L’utilizzo di colori e trasparenze che lasciano intuire la profondità ed il rapporto interno esterno, l’impiego di materiali di consistenza diversa al tatto dove poter camminare e giocare o arrampicarsi e la realizzazione di percorsi olfattivi e uditivi tra le corti e lo spazio interno, dichiarano la vocazione pedagogica della scuola.
L’accessibilità, la multisensorialità e la flessibilità consentono alla scuola di rispondere alle istanze di innovazione e percorrere le buone pratiche in materia di edilizia scolastica per l’infanzia svolte in tutta Europa.