LE TRE TORRI
QUINTO CLASSIFICATO
“...e uscire di lampare lentamente nel mare/
bussare alle persiane di visioni e di passi di anziani.
Sud,
fuga dell'anima / tornare a sud, di me,
come si torna sempre all'amor/
vivere accesi dall'afa di Luglio, appesi al mio viaggiar/
camminando non c'è strada per andare, che non sia di camminar...”
Vinicio Capossela, Camera a Sud, 1994
In accordo con gli scopi palesati nel Bando e nel Documento Preliminare alla progettazione, il progetto di riqualificazione del porto di Maratea è stato affrontato cercando di dare una risposta sintetica ad una progettazione con implicazioni che sono contemporaneamente di tipo territoriale, urbanistico e architettonico.
La caratteristica fondamentale del progetto proposto, aldilà degli aspetti formali, va dunque rintracciata in una prassi operativa che vuole risolvere al contempo aspetti progettuali a diversa scala:
• Aspetti territoriali: laddove la sfida proposta è quella di avere una visione organica di un progetto che vada dalla Darsena al Molo Sud, il progetto propone un percorso di costa che collega le spiagge a nord del porto con quelle ubicate in prossimità del molo sud, attraverso percorsi esistenti che vengono riscoperti, restaurati, integrati e messi a rete. “Ripercorrere la costa”, è il nome che sintetizza tale operazione progettuale
• Aspetti urbani: il progetto risolve i problemi urbani (il rapporto tra il borgo e il porto; la fruibilità della piazzetta, l'accessibilità, i parcheggi, le infrastrutture viarie, ecc. ) attraverso i seguenti elementi: la passeggiata sul porto, un sistema complesso di camminamenti, in parte in quota che, partendo dal molo nord, arrivano su una terrazza lineare sopra la nuova piazza “La piazza del porto”; l'accessibilità e la viabilità vengono risolti con il progetto di una Maratea Pedonale, rivedendo il sistema di accessi, di viabilità e di collegamenti con i punti nodali della cittadina (la stazione, i parcheggi esistenti).
• Aspetti architettonici: in un sito di inedificabilità assoluta, il progetto crea dei congegni architettonici a volume zero, che sono tuttavia in grado di diventare casse di risonanza per la fruizione del porto da parte della cittadinanza. Questi congegni sono soluzioni architettoniche di dettaglio che individuano luoghi dello stare, per proporre una fruizione migliore delle aree pubbliche. Essi sono ubicati lungo la passeggiata sul porto e lungo la
Piazza del Porto (portali-panchine, chaise longue, sistemi ombreggianti), in parte nella così detta “Piazzetta”, che grazie ad un dehor circolare, diventa “La piazza Ritrovata”, un nuovo spazio in cui alle esigenze dello “stare” urbano si associano alle esigenze del decoro e del senso estetico; infine in un nuovo disegno delle banchine del porto che propongono una nuova isola, ovvero una piattaforma galleggiante che sia al contempo banchina per le imbarcazioni e piscina per la balneazione.
• Aspetti di landmark: per sintetizzare un progetto amplio, fatto di valenze e significati di diverse scale, si è ritenuto necessario proporre degli elementi in grado di rappresentare sintesi formale e riconoscibilità, in grado di possedere la forza dell'icona, del landmark.
Pertanto il progetto propone l'inserimento di tre torri, come elemento architettonico contemporaneo, memore della centuriazione saracena tipica del Sud: le prime due torri sono ubicate sui terminali dei due moli del porto e traducono l'idea iconica del faro, declinata anche con la funzione di belvedere sul mare. La terza torre è posizionata in prossimità della darsena, e lega concettualmente il progetto della riqualificazione del porto al resto del territorio.
Riepilogando, di seguito si indicano quelli che sono gli elementi ricorrenti nel progetto (le parole chiave), che nei successivi paragrafi e nelle tavole grafiche verranno illustrati nel dettaglio:
• # Ripercorrere la costa
• # La passeggiata sui moli
• # La passeggiata sul porto
• # Piazza del porto
• # Maratea pedonale
• # Congegni architettonici a volume zero
• # La piazza ritrovata
• # Dehor circolare
• # Tre torri