Centro Sci Nordico, Campra
Situazione
Situato in un paesaggio magnifico dalle caratteristiche tipicamente nordiche, il Centro è la struttura più attrezzata delle Alpi svizzere per lo sci di fondo. Immerso nella natura, in estate offre innumerevoli possibilità di escursioni a piedi o con la mountain bike.
La piana di Campra costituisce un contesto fluviale e palustre di importanza nazionale e i quanto tale tutelata a livello federale.
La struttura è cresciuta a partire dagli anni '70 attorno al primo rifugio dello Sci Club Simano con l'aggiunta di numerose costruzioni precarie nell'arco degli ultimi 40 anni, cresciute "in maniera disordinata". Queste strutture precarie, caratterizzate da una semplicità costruttiva e costruite grazie all'intervento e ai sacrifici degli appassionati bleniesi, non corrispondono più alle esigenze di un moderno Centro di Sci Nordico.
Tuttavia queste preesistenze effimere presentano un carattere dal quale trarre spunto per l'inserimento di un moderno edificio ricettivo che conservi in se stesso la memoria di tanta fatica. Prefabbricazione, modularità, semplicità costruttiva, utilizzo di materiali tipici come il legno. Molte delle costruzioni precarie preesistenti si basano inoltre sull'utilizzo di normali baracche-container alle quali sono sovrapposte coperture caratterizzate dall'utilizzo di materiali semplici come travi per casseri, lamiere ondulate, quasi a creare degli artigianali "decorated shed".
Il progetto trae spunto dalle preesistenze, insediandosi nella posizione già utilizzata dalle precedenti strutture ricettive facendo propri gli obiettivi di riqualifica previsti dal Piano di Quartiere e dalla committente.
Il nuovo edificio ricettivo
La valorizzazione del magnifico paesaggio con un nuovo edificio capace di integrarsi in modo naturale nel paesaggio, esprimendo l’essenza del luogo, è il tema principale e portante del nostro progetto. L’essenza del luogo è costituita dal bellissimo paesaggio incontaminato. Il nuovo edificio ricettivo deve trovare un’equilibrio perfetto in sostanziale armonia e sintonia con quanto lo circonda, possibile grazie ad un intervento minimale, quasi di agopuntura. Questo modo rispettoso di intervento alla fine non può che rafforzare l’essenza del luogo in cui in nuovo edificio si pone come nuovo e discreto“landmark”.
La nuova struttura ricettiva si pone come elemento compatto e preciso al posto delle preesistenze, tenendo conto della morfologia naturale del terreno, occupando quella porzione di terreno già alterata dal punto di vista naturalistico.
Il dislivello naturale del terreno è ripreso da uno zoccolo in calcestruzzo che contiene tutti i servizi e le infrastrutture funzionali all'utilizzo delle piste di fondo e della pista di ghiaccio, oltre ai servizi, alle centrali tecniche e alle infrastrutture legate all'esercizio della ristorazione e dell'albergo. Al limite Est del insediamento, dove il terreno decresce raggiungendo il livello delle piste, l'edificio in calcestruzzo della rimessa per i veicoli di servizio si apre direttamente sulle piste.
Verso la strada del Lucomagno, a Ovest, lo zoccolo in calcestruzzo si presenta con la grande terrazza del ristorante, che è anche terrazza di accesso che, leggermente rialzata, degrada con ampi scalini verso il posteggio.
Su questo zoccolo in calcestruzzo è posta la struttura ricettiva in legno, che ospita al piano terreno, oltre all'atrio di entrata per il pubblico e le cucine, il ristorante, il refettorio e le sale conferenze, che grazie a un sistema di pareti moduli sono modulabili fino a formare una grande sala unica e panoramica unica per eventi speciali. In posizione rialzata sopra la rimessa è disposta la sala multiuso, realizzabile separatamente in una seconda tappa.
Tutte le camere sono disposte al primo piano secondo un modulo regolare e preciso, in modo da permettere una gestione ottimale delle differenti tipologie di utenze, con una chiara ma flessibile distinzione tra la parte "qualità" e la parte "quantità".
La testata Ovest dell'edificio é rafforzata nella sua espressione verso la strada del Lucomagno da un piano supplementare che ospita la palestra e la SPA.
L'edificio si contraddistingue per la sua modularità e per la razionalità strutturale e costruttiva che ne deriva. Tutto l'edificio è costruito su un modulo di 5m che corrisponde al modulo delle camere. Questo sistema permette una razionalizzazione estrema della costruzione, che è così ridotta a pochi elementi base, facilmente eseguibili in officina per poi essere assemblati in breve tempo sul posto. Il ricorso a setti di legno di grande formato modulati secondo il raster ripetitivo delle camere permette di avere tutto il piano terreno privo di elementi strutturali all'interno degli spazi, garantendo un massimo di flessibilità nella ripartizione e nella suddivisione degli spazi, sia in fase di progettazione, sia in fase di esecuzione, sia nel tempo.
L'uso del legno come materiale di costruzione garantisce ottime caratteristiche ambientali ed energetiche a favore di un'ampia sostenibilità del nuovo insediamento.
La costruzione a secco può essere facilmente smontata e il legno smaltito e riutilizzato senza conseguenze ecologiche.
L'immagine dell'edificio in legno caratterizzato dalla modularità regolare delle camere rafforza l'immagine del manufatto in rapporto di dialogo con il paesaggio. In questo, l'edificio ricorda le prime costruzioni alberghiere o i sanatori inseriti nel paesaggio alpino.
Edificio tecnico
L'edificio tecnico è mantenuto nella sua tipologia e nei suoi contenuti, che non sono oggetto del presente concorso.
Il risanamento energetico dell'edificio avviene sostanzialmente tramite l'applicazione di un "cappotto" termico su tutte le superfici di delimitazione tra interno ed esterno, calcolata in modo da corrispondere ai requisiti energetici.
A questo cappotto viene sovrapposta una struttura leggera di lamelle in legno, che conferirà all'edificio un aspetto unitario verso l'esterno, rendendo il volume più forte e regolare.
Grazie a questa uniformità e alla maggiore forza espressiva delle nuove facciate, questo elemento sarà i grado di completare degnamente il nuovo insediamento, ponendosi in modo opportuno come primo elemento visibile dalla strada del passo.