edicola funeraria
La cappella si configura come un volume unitario, monolitico, appena sollevato da terra. La composizione geometrica dei fronti contribuisce a sottolineare la semplicità dell’insieme: il fronte principale, rivolto a ovest ha la forma di un quadrato con i lati di 4 metri; i fronti laterali, ciechi, sono rettangolari in sezione aurea.
Il rigore formale è sottolineato dall’utilizzo di un unico materiale, il travertino, impiegato in due colorazioni diverse: bruno per il rivestimento esterno e chiaro per le lapidi. Questo fa si che la cappella appaia come un monolite scavato all’interno. Le lastre in pietra che rivestono le facciate sono posate a casellario marcando i corsi orizzontali; il sistema di fissaggio è a scomparsa per non disturbare la geometria e la matericità della pietra naturale.
I committenti desideravano avere uno spazio intimo per raccogliersi in preghiera ma che fosse aperto verso l’esterno e accessibile a tutti senza una cesura tra “dentro e fuori”. Così l’accesso alla cappella avviene dal fronte principale attraverso un varco molto ampio ma ribassato che costringe le persone che accedono a chinare il capo in segno di rispetto.
La disposizione delle lapidi in senso perpendicolare rispetto al fronte d’accesso garantisce riservatezza.
All’interno, sulla parete di fondo risalta una grande croce asimmetrica scavata nella pietra e decorata con foglia d’oro. Una leggera illuminazione posizionata a scomparsa nel bassorilievo della croce ne sottolinea la valenza simbolica e scalda l’atmosfera con vibranti riflessi dorati.
La sagoma della croce determina anche il disegno del fronte principale e nello specifico il varco d’ingresso e il taglio verticale superiore tanto che osservando la cappella dalla giusta distanza è possibile ricomporre la croce. In questo modo la croce diventa l’elemento principale, e segna simbolicamente il passaggio tra l’esterno e l’interno, tra la vita e la morte.