Riqualificazione lungolago di Tremezzina, Como - primo premio
L’idea progettuale consiste nel trasformare il sistema dei percorsi e delle aree esistenti in uno spazio urbano in grado di favorire la migliore percezione degli elementi di eccezionale valore paesaggistico e culturale che caratterizzano il luogo.
Il progetto interpreta, con rispetto ed attenzione, il carattere di un paesaggio che, pur apparendo nel tempo immutato, si rinnova continuamente in una stratificazione di presenze che evidenziano il delicato equilibrio tra l’opera dell’uomo e della natura.
Ciò che allo stato attuale ed in un contesto ambientale pregevole si configura come sovrapposizione di percorsi lineari (il marciapiede, la strada, il parcheggio, la passeggiata a lago) può essere ridefinito per identificare un ambito integrato al sistema della Greenway del Lago di Como che, garantendo la funzionalità di ogni singolo elemento, sappia valorizzare l’identità del luogo e favorirne la fruizione.
Tale obiettivo si raggiunge con una serie di scelte che coinvolgono differenti aspetti.
Si tratta innanzitutto di “guadagnare vista e spazio” in prossimità dell’affaccio a lago; i parcheggi per le auto sono ricollocati sul lato opposto della strada, a ridosso del muro del giardino di Villa Carlotta, dove le auto in sosta non interferiscono con la percezione del lago.
Lo spazio a margine della passeggiata a lago “guadagna spazio” sia alla quota dell’abitato che avvicinandosi al livello dell’acqua, tramite l’addizione di due nuovi elementi :
-un muro di sostegno che “entra “ nel lago, quel tanto che le quote di fondale permettono, per ampliare lo spazio urbano e definire una punta, un belvedere da cui affacciarsi alla quota dell’abitato;
-un sistema digradante, che scende in direzione dell’acqua fino al livello di piena, per favorire il rapporto visivo e sensoriale con il lago.
Si tratta di due elementi, pensati per raggiungere finalità simili , che si rapportano in modo differente al contesto paesaggistico e culturale.
Il primo evoca la tradizione storica dei terrazzamenti a bordo lago, sostenuti da possenti muri rivestiti in blocchi di pietra locale; il secondo interpreta un’esigenza piu’ contemporanea di rapporto con l’acqua che non è solo legata alle tradizionali attività di sfruttamento del lago, la pesca e la navigazione innanzitutto che avevano storicamente determinato analoghi sistemi antropici di trattamento dei margini, quanto all’opportunità di disporre di maggiori spazi fruibili per la contemplazione del lago, l’organizzazione di manifestazioni ed eventi spesso legati alla crescente attività turistica.
Si configura come una nuova banchina gradonata che favorisce un rapporto piu’ ravvicinato con il lago ed offre spazi per la sosta e la contemplazione, le attività ludiche e l’organizzazione di eventi; la banchina è arricchita dalla presenza di un piccolo bar che assorbe il dislivello tra la quota della strada ed il percorso sull’acqua e permette la sosta ed il ristoro sia all’aperto che al coperto in un luogo sensazionale con una vista privilegiata.