La mostra racconta la trasformazione dei luoghi di detenzione nella città di Trento nella seconda metà dell’Ottocento, che investono una serie di modificazioni istituzionali ed urbanistiche. I luoghi di prigionia “originari” costituiti dalle torri medioevali della città, vengono abbandonati con la costruzione del nuovo Tribunale e del relativo Carcere che andranno ad occupare una nuova area urbana, risultato dell’abbattimento delle mura ad est della città. Per contenere i diversi temi della narrazione storica l’allestimento propone un sistema di torri in legno verniciato di nero, chiuse ed impenetrabili. Da una singola finestra, per ogni torre, si possono scorgere i testi e le immagini che costruiscono i singoli temi della mostra, alludendo al microcosmo che ogni carcerato ricostruisce nella propria cella. Al centro dello spazio definito dalle torri, su un tavolo sono esposti i disegni originali del progetto del nuovo Tribunale e delle Carceri della città.