Parco Tecnologico Sogin
- progetto premiato -
Il Parco Tecnologico è opera connessa al Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi.
Entrambi si integrano con il territorio e l’ambiente, valorizzandone il contesto ove si inseriscono e garantendone lo sviluppo.
L’obiettivo del Concorso è acquisire una proposta ideativa che definisca un modello d’intervento per la realizzazione del Parco e delle aree attorno ad esso, con lo scopo di consentire alla comunità ospitante di disporre di un’area fortemente attrattiva e di alto significato tecnologico.
L’impianto del Parco Tecnologico connesso al Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi prende la sua prima ispirazione dall’ impostazione, assai frequente nel paesaggio italiano, della villa e del suo giardino.
L’area tipo per la definizione del modello d’intervento del PT, di forma quadrata con superficie di 40 ha, è collegata all’ambito in cui sarà realizzato il Deposito.
La trasversalità dell’ impianto “a villa” è un valido modello sul quale preimpostare l’insediamento e lo sviluppo del parco tecnologico.
L’impianto della villa si basa su tre pilastri fondamentali, tre protagonisti che dialogono l’uno con l’altro in strettissimo rapporto: il bosco, la villa e il giardino. Questi elementi vengono ripresi e riattualizzati anche per il Parco Tecnologico di Sogin.
Il bosco, per il Parco Tecnologico, è il buffer di schermatura necessario per schermarsi e integrarsi con il paesaggio agrario circostante. E’ un bordo in divenire poichè si fonda sul concetto di durata, fondamentale nelle trasformazioni territoriali. Se nella villa il bosco era l’occasione di isolamento indispensabile per creare un ecosistema particolare, in questo caso la pioppeta, un bosco geometrizzato e addomesticato, diviene l’occasione per integrarsi con il contesto circostante e per approcciarsvisi in termini di durata nel tempo.