CIMITERO SAN CATALDO
La parte moderna del cimitero venne progettata nel 1971, in stile razionalista-metafisico con linee essenziali e pulite, dall'architetto Aldo Rossi e Gianni Braghieri, con uno studio denominato L'azzurro del cielo, in seguito parzialmente modificato nel 1976.
Il complesso, inaugurato nel 1987 e non ancora completato dopo oltre 45 anni, è caratterizzato al centro del cortile da un alto edificio di forma cubica (molto simile al Palazzo della Civiltà Italiana del quartiere EUR di Roma) in mattoni, che rappresenta la "città dei morti" in contrapposizione alla "città dei vivi".
L'architettura rettangolare e completamente cava all'interno è contraddistinta da sette linee orizzontali di finestre quadrate di due metri per lato disposte in nove colonne verticali (totale 63 finestre per ogni facciata) destinato ad ossario quadrate (totale e un'alta copertura con falde spioventi. Le tombe della parte nuove sono disposte intorno al cortile in una lunga struttura a due piani con tetti azzurri che richiama il cimitero vecchio, ma con linee moderne.
Il progetto originale prevedeva anche la realizzazione di un cono tronco in cemento alto 25 metri, diametro compreso tra i 16 metri della base e i 5,5 metri del culmine. Tale struttura, ispirata al pantheon e dedicata alla celebrazione delle cerimonie funebri (sia religiose sia laiche), non è però ancora stata realizzata.
Tra il "cubo" e il "cono" era altresì prevista la realizzazione di una "spina centrale" di congiunzione tra i due elementi geometrici. Tale elemento, non ancora realizzato, avrebbe dovuto essere composto da una serie di 14 parallelepipedi larghi due metri, ma con lunghezza ed altezza inversamente proporzionale compresa tra 4,5 e 11,5 metri.
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