Basilica di Sant'Andrea
Riforma architettonica e liturgica della Basilica di Sant'Andrea a Mantova, disegnata da Leon Battista Alberti.
Il progetto di riforma architettonica della Chiesa di S. Andrea in Mantova, finalizzato all'adeguamento liturgico secondo le indicazioni del Concilio Vaticano II, è concepito a partire dalla dimensione d'impianto della chiesa e, più precisamente, dalla cripta. E' la cripta infatti, con la sua rilevanza d'impianto e dimensionale e con la propria sostanza concettuale, a suggerire la nuova disposizione dei fuochi, condizionata fortemente dall'emersione dell'ottagono balaustrato che circonda il luogo di custodia delle reliquie.
A fronte di quanto sottolineato è apparsa conseguente la scelta di intervenire attraverso elementi puntuali, secondo una disposizione che, oltre a preservare rigidamente il dettato spaziale albertiano, ne confermi alcune direttrici fondamentali, riconoscendo il tema dei due assi ortogonali tesi a conformarsi in croce.
L'altare è collocato sull'asse longitudinale dell'aula (e quindi della cripta sottostante) e ha dimensione 1,80x1,80 metri lineari. In forma di parallelepipedo, in marmo de Verona, è appoggiato su due elementi di base, che lo sopraelevano rendendone possibile la percezione dell'aula.
L'Ambone, luogo della Parola, è collocato a sinistra dell'Altare e della Sede Vescovile. Si compone attraverso un basamento gradonato in marmo di Verona a costituire un percorso in salita, protetto del lato esterno e infine chiuso nella parte terminale, in forma di elevata tribuna protesa verso l'assemblea. In questo punto sommitale un elemento, pure marmoreo, d'appoggio per il libro, evoca l'attesa della Parola.
La Sede Vescovile è collocata sull'asse longitudinale della basilica, così rafforzando l'asse longitudinale che ha il suo fulcro nell’Altare. Si compone attraverso un basamento, una seduta e uno schienale in marmo di Verona.
Il Fonte Battesimale, è collocato sull’asse traversale dell’aula, nel transetto nord-ovest, in prossimità dell’ingresso di sinistra e` situato dopo la porta principale, in forma rettangolare, di dimensione 4,70x2,70 cm, in marmo di Verona. Si conforma come una vasca di spessore sottile, quasi una grande lastra scavata di altezza 20 cm, sollevata da terra attraverso uno “scuretto” di altezza 5 centimetri. Una rampa, costituita da tre elementi, occupa la prima metà della vasca, consentendo il raccordo tra la quota superiore e la quota del fondo, quest’ultima riempita da un velo d’acqua.