La prospettiva della mente
“La prospettiva oltre ad essere una tecnica di rappresentazione è la visione che si ha di un fatto in rapporto ai punti di vista dai quali si prende in considerazione”.
“La prospettiva oltre ad essere una tecnica di rappresentazione è la visione che si ha di un fatto in rapporto ai punti di vista dai quali si prende in considerazione”.
Partendo da questo presupponto si vuole dare idea di diverse accezioni di prospettiva, a seconda del punto di vista, a seconda della personalità, poichè ciò che guardiamo dipende prima di tutto da noi, dalle nostre emozioni, da quello che il cervello elabora. Quindi si, la prospettiva, è una tecnica universale ma abbiamo voluto evidenziare la sua dimensione in chiave psicologica. Nel patio di Tortosa “Pati Sant Jaume i Sant Maties”, l’idea è quella di sfruttare i 3 livelli di altezza inserendo i 9 punti di vista: 8 saranno posizionati nei primi due livelli, 1 nell’ultimo.
Il metodico, è abitudinario, svolge le cose nella sua precisa linea di condotta e procedimento tecnico. Troviamo poi l’esigente, il cui dettaglio è importante, estremamente rigoroso nell’esigere l’osservanza dei doveri, pignolo, puntinoso. Privo di chiarezza e di linearità, stranamente e inutilmente complicato, oscuro,
cervellotico, tortuoso, il contorto con la sua visione personale vede il mondo da varie prospettive. Il non vedente è una condizione che potrebbe richiamare lo stato fisico di una persona o uno stato mentale, un proverbio africano diceva “è cieco chi osserva solo con gli occhi”. Un frame con uno specchio a sagoma evidenzia il culto sterile della propria persona, la stessa che prima di osservare le cose mette dinanzi se stesso, il narcisista. L’omofobo sta ad indicare in linea generale la chiusura mentale, non guarda oltre se stesso, oltre le apparenze, si sofferma e giudica, la sua vita è unica e universale. Una vita appannata dalla dipendenza, un intossicazione che non rende chiaro cosa lo circonda, il dipendente. Entriamo poi nell’animo profondo, concerne l'analisi autonoma e individuale dei fatti di coscienza, l’introspettivo. Dulcis in fundo, ora spiegheremo dell’unica personalità all’ultimo livello, osserva la realtà nella sua totalità, non si ferma alle apparenze, osserva, non giudica, osserva, studia, osserva ed elabora. L’osservatore è colui a cui tutto sarà chiaro, uno psicologo, uno studioso delle varie personalità.
Passando al lato pratico, l’istallazione sarà formata da “frame” considerati il punto di osservazione, dalla quale partono le linee di costruzione prospettiche, create con un nylon fosforescente bianco, sino ad arrivare all’oggetto in questione. Ci saranno un totale di 9 frame, che danno vita al patio con giochi prospettici e intrecci, con un percorso che porta lo spettatore ad immedesimarsi nelle diverse personalità.