Antica chiesa di San Salvatore
La chiesa sorge addossata ai locali della Basilica Cattedrale, tra il palazzo Arcivescovile e il palazzo De Vio. La parrocchia, citata per la prima volta in un contratto dell'887, viene soppressa nel 1529 ed accorpata al Duomo con una bolla di Papa Leone X su richiesta del vescovo di Gaeta, Cardinale Tommaso De Vio.
Nel 1671 viene concessa ai padri Scolopi per essere utilizzata quale cappella dell'adiacente complesso scolastico. Con il governo decennale francese e la soppressione dell'ordine religioso, nel 1814 la chiesa viene venduta a privati. I bombardamenti del novembre 1943 portano alla demolizione delle volte delle navate centrale e destra.
Con l'acquisizione degli ultimi anni l'Arcidiocesi di Gaeta sta procedendo al recupero degli ambienti adiacenti per integrarli negli spazi del Museo Diocesano.
La costruzione più antica dell'edificio si riscontra nelle murature della navata destra (si intravedono le tracce della struttura antica, forse ad una navata, nel muro adiacente il vicolo).
I resti dell'edificio ci mostrano una chiesa a tre navate sorretta da materiali di spoglio e un'abside quadrata. Sulla parete della navata sinistra pochi lacerti di affreschi (sec. XII - XIV) fanno presagire la decorazione dell'intero luogo di culto.