Chiesa di Santa Maria di Porto Salvo
La chiesa di Santa Maria di Porto Salvo, anche detta degli Scalzi per la presenza nell'annesso convento, fino al 1806, dei frati dell'Ordine degli agostiniani scalzi, è un luogo di culto cattolico di Gaeta, situato nel quartiere di Porto Salvo. Su di esso insiste dal 1944 la parrocchia dei Santi Cosma e Damiano, dopo che l'omonima chiesa è stata parzialmente distrutta durante la seconda guerra mondiale.
Sorge alla sommità di una scenografica scalinata che venne costruita nel 1656 in seguito ad un voto fatto alla Madonna; nella realizzazione, venne impiegato del materiale lapideo proveniente dal rivestimento esterno del poco lontano mausoleo di Lucio Sempronio Atratino (I secolo a.C.).
La facciata, intonacata di chiaro secondo la cromia originaria, è caratterizzata dal profilo superiore ad arco ribassato, che si raccorda alle fiancate con due volute. Al centro del prospetto, nella parte inferiore, si apre l'unico portale, in asse con il quale vi è un grande finestrone rettangolare. Alla sinistra della chiesa, si eleva il campanile a base quadrata, con copertura a cupolino; sulla facciata anteriore, al di sotto della cella campanaria, è stato ripristinato nel 2013 l'orologio del 1822, caratterizzato da un quadrante in maioliche policrome.
L'interno della chiesa, caratterizzato dall'intonaco celeste con elementi decorativi in stucco bianco, è a navata unica coperta con volta a botte lunettata, lungo le cui pareti laterali si aprono quattro cappelle (due per lato), alternate a nicchie con statue policrome di santi; in controfacciata, lo stemma in stucco dell'Ordine degli agostiniani scalzi. Le cappelle sono costituite da un unico ambiente a pianta rettangolare coperto con volta a botte, che dà sulla navata con un arco a tutto sesto: la prima di sinistra ha un moderno altare in marmi policromi del 1950 con inserti barocchi, è sormontato dalla statua di san Francesco di Paola in legno; la prima di destra è dedicata a sant'Antonio di Padova (con statua processionale del santo) ed ha anch'essa un moderno altare in marmo, con mensa poggiante su colonnine; l'altare della seconda cappella di destra è stato ricavato unendo elementi di diversi manufatti barocchi in marmi policromi, ed è sormontato dalle statue lignee processionali dei santi Cosma e Damiano (1837, già nella chiesa omonima e trasferite nell'attuale collocazione nel 1945); quello della seconda cappella di sinistra l'unico superstite di quelli in scagliola, con Crocifisso e Maria nella nicchia che lo sovrasta.
La profonda abside, a pianta quadrangolare, è coperta con volta a botte lunettata, più alta rispetto a quella della navata, ed illuminata da una grande finestra rettangolare che si apre nella parete di fondo. L'altare maggiore, in marmi policromi intersiati, è opera di Dionisio Lazzari (1675 circa); il crocifisso originario, in legno scolpito e dipinto, è situato, privato della sua base, nella sacrestia. Dietro l'altare, in posizione sopraelevata, all'interno di una nicchia con cornice marmorea, vi è la statua della Madonna di Porto Salvo, del XVI secolo e radicalmente restaurata nel 1831 (a questa data risale la ricca veste decorata con ricami dorati); essa, dal 1926, viene portata in processione nel quartiere e sul mare la domenica successiva al 15 agosto.