Scuola Panoramica
Inserire all’interno di una maglia rigida, una funzione delicata come quella di una scuola, pone in essere un ragionamento critico sul ruolo dell’edificio pubblico all’interno del contesto urbano.
Mettere in discussione i rapporti tra città/edificio o edificio/parco, stabilendo nuove relazioni tra diversi ambiti è un intento scaturito dalla volontà di utilizzare il progetto architettonico come moltiplicatore di esperienze.
Non una scatola chiusa, ma uno strumento che racconti la moltitudine di variazioni possibili nella configurazione dello spazio e nel rapporto tra uomo/edificio/natura. Il tempo che si passa a scuola è così tanto da farci ritenere che essa non possa essere solamente un contenitore di funzioni ma debba invece essere uno stimolatore della fantasia.
Al fine di dare la possibilità di compiere esperienze differenti, intendiamo estendere ai percorsi che conducono a scuola questo approccio progettuale.
Il limite del lotto quando è in contatto con lo spazio pubblico, rifiuta l’ortogonalità favorendo invece il proprio dilatamento fino a diventare luogo di sosta, di relazione e soglia. Una piazza generata scardinando l’incedere lungo un percorso ortogonale ,quindi certo, a favore dell’ inaspettato.
I parcheggi richiesti vengono allineati a pettine lungo l’asse stradale, svincolando lo spazio antistante la scuola dal traffico carrabile.
Leggibile chiaramente in pianta come una “farfalla con le ali spiegate”, la scuola nasconde la propria simmetria planimetrica agli occhi di chi la osserva alla quota strada. La forma della pianta si riverbera nel prospetto impostandosi come un edificio a un solo livello nel punto d’ingresso (al centro) per poi raddoppiare la sua altezza verso gli spigoli esterni. Il basamento è interamente vetrato mantiene in questo modo un rapporto visuale costante con la natura, mentre il secondo con la sua geometria variabile vi si contrappone con un rivestimento in mattoni smaltati con diverse sfumature di verde. Esattamente come fusto e chioma, l’edificio è traguardabile verso il basso e pieno in alto.
Superata la soglia d’ingresso, l’atrio distribuisce i flussi d’accesso verso le funzioni principali. Visivamente è subito possibile traguardare l’edificio vedendo un giardino aprirsi davanti agli occhi di chi guarda. Camminando in quella direzione vediamo aprirsi due grandi spazi a cannocchiale: sulla sinistra si trova il percorso che conduce alle classi mentre sulla destra si trovano gli spazi destinati alle attività inter-ciclo e la palestra. Alla fluidità dello spazio si accompagna una chiara diversificazione cromatica(pavimenti pareti soffitti) che conferisce agli ambienti scolastici una percezione giocosa.