Ristrutturazione di una casa anni ’60 – Faenza – 2016
Questo edificio, originariamente bifamiliare, fu costruito in muratura portante negli anni ‘60. La superficie di 240 mq è sviluppato su due piani, ora adibiti a residenza monofamiliare. È soprattutto nella scelta delle finiture che l’architetto Giorgio Gualdrini ha cercato soddisfare le esigenze dei committenti che volevano ambienti particolarmente caldi e accoglienti.
Fotografo: Marco Gualdrini
Pubblicazioni:
- G. Gualdrini: “Sulle antiche mura di Faenza. Risanamento conservativo di una casa anni ’60” (Tipografia editrice faentina, 2016)
- “Interni Magazine” – Dicembre 2016
- “Imprese edili” n. 2 – Marzo 2017
La casa insiste su una particella del tessuto urbano di origine medievale posta in fregio al tratto orientale della quattrocentesca cinta muraria di Faenza. Lambito sui fronti opposti dalle vie Mura Torelli (ingresso principale) e via San Giovanni Bosco (ingresso di servizio e autorimessa) l’edificio fu completamente ricostruito nel secondo dopoguerra mantenendo tuttavia quel controllo dimensionale negato invece nell’adiacente condominio di sei piani realizzato prima della promulgazione della “Legge-Ponte” che nel 1967 vietò la costruzione di edifici con volumetrie eccedenti rispetto a quelle ereditate dalla storia passata.
Fino al secondo conflitto mondiale l’area sulla quale insiste la nostra unità immobiliare era occupata da due case a schiera sviluppate su “lotto profondo gotico”. L’immobile costruito nei primi anni ’60 è quindi il frutto di una radicale ricostruzione condotta accorpando le due antiche particelle catastali. L’odierno intervento, riconducibile soprattutto ad una riqualificazione degli spazi interni, ha voluto assegnare alla piccola corte il ruolo di cerniera abitabile fra la parte residenziale e la parte adibita ad autorimessa, il cui coperto piano ha assunto la fisionomia di un “tetto-giardino” accessibile dal cortiletto.
Il progetto ha previsto il mantenimento degli involucri del corpo di fabbrica principale caratterizzati da due campi murari in mattoni a vista intervallati dalle strisce orizzontali dello zoccolo, del marcapiano e del cornicione in travertino. Il geometrico ordito delle strutture portanti verticali e orizzontali è stato confermato ricercando semplicemente una nuova e aperta relazione fra i diversi spazi che plasmano l’ampia zona giorno posta al piano terreno. Una scala a chiocciola ha inoltre permesso il parziale recupero del sottotetto. Per tutte le finiture si è cercato di perseguire una sintesi fra disegno e materiali coniugando una razionale essenzialità a una precisa richiesta di “calore domestico”. a una precisa richiesta di “calore domestico".