Concorso per le vie di Caluso - 4° premio
Il gruppo OVA è stato selezionato tra i primi cinque progettisti vincitori per il concorso indetto dal Comune di Caluso per il progetto di riqualificazione e rifunzionalizzazione del Convento dei Frati Francescani Minori e per la valorizzazione del paesaggio della Città.
La proposta progettuale nasce da un approfondimento specifico dei temi fondanti del Concorso: accessibilità degli spazi, tutela della storicità documentale del costruito, fruizione e leggibilità delle funzioni, restituzione del Chiostro ai cittadini e ai visitatori di Caluso e del suo territorio.
La proposta di riqualificazione è fortemente orientata al mantenimento di tutte le attività già presenti nell'edificio e a servizio della comunità locale, accostando a queste tutte le funzionalità necessarie per la comunicazione turistica, per ampliare la vocazione del sito a polo culturale e per promuovere il territorio e la sua storia.
Le varie ricerche effettuate per ottenere una ricostruzione storico filologica dell'edificato non hanno trovato compimento in quanto non esistono documenti cartografici esaustivi relativi all'epoca di realizzazione dell'opera. Gli interventi che vengono proposti per le opere di conservazione e ripristino sono quindi guidati dalla lettura dello stato attuale dell'immobile.
L'operatività prevista riguarda, per il ripristino, la demolizione di superfetazioni che palesemente hanno compromesso l'impianto originario quali i piccoli volumi aggettanti, al piano primo, verso la corte interna e destinati a gabinetti, inoltre è prevista la ricostituzione del porticato del chiostro al piano terreno con l'eliminazione delle chiusure murarie delle arcate sul lato nord in adiacenza alla chiesa. Un’attenzione è stata posta nel cercare, all'interno dell'immobile, di rendere leggibile la forma e lo sviluppo del corpo absidale della chiesa, presenza importante e attualmente mortificata.
Il nuovo impianto distributivo proposto destina gli spazi al piano terra alla libera fruizione del visitatore collocando attività a servizio dell'accoglienza, dell'informazione turistica, della narrazione storica culturale dei luoghi e della promozione e vendita dei prodotti del territorio, inoltre la forza attrattiva di questo insieme di funzioni viene irrobustita dalla creazione di un'area di relax attrezzata con una caffetteria - wine bar.
Il primo piano è totalmente dedicato alla ricollocazione di tutte le attività a servizio della cittadinanza quali: biblioteca, università della terza età, corpo filarmonico, sale prove danza e musica. Questa nuova organizzazione ha richiesto e determinato il ridisegno dei collegamenti verticali con l'eliminazione di una delle scale esistenti (lato nord), la modifica di quella a servizio della scuola Carlo Ubertini (lato ovest), e il rifacimento di quella in adiacenza all'ingresso con l'inserimento di un ascensore.
La realizzazione della nuova scala in metallo con l'inserimento dell'ascensore vetrato, hanno suggerito e incoraggiato l'utilizzo di soluzioni architettoniche e di dettaglio dal deciso segno contemporaneo. L'operazione ha trovato fattibilità nel suo svolgersi tutta all'interno senza intaccare l'apparato costruttivo e decorativo degli esterni.
L'allestimento coinvolge l'area d'ingresso al complesso rinforzandone l'immagine, i nuovi elementi fanno da supporto alle informazioni di guida alla visita, disegni e materiali si rifanno ad una estetica che guarda all'essenziale senza comunque rinunciare ad una certa componente di ricercatezza.
Il medesimo innesto di elementi dal gusto contemporaneo è proposto nell'ingresso dal porticato esterno ai locali destinati allo shop e alla caffetteria, in questa prosegue l'impiego di soluzioni formali dagli effetti scenografici, un sistema continuo di quinte colorate che rompono per tratti la percezione dell'involucro murario senza mai toccarlo.
Altri frammenti che appartengo al linguaggio del design moderno di qualità sono le sedute poste nei vani delle arcate del chiostro e che delimitano, con leggerezza, l'accesso al giardino.