Murphy's house
Un quarto scarpiana, un quarto John Soane, un quarto ecosostenibile ed un quarto Wallace e Gromit. Ecco la ricetta per la casa perfetta.
Sebbene questo edificio sia localizzato nel vero e proprio centro di Edimburgo, nello specifico nella parte di New Town, e per questo motivo non possa godere di un lotto di terreno dalle grandi dimensioni, il lavoro dello studio Richard Murphy Architects è riuscito a creare un gioiello che integra, al suo interno, una serie di peculiarità capaci di rendere quello che apparentemente può sembrare un piccolo intervento nella casa dell'anno RIBA 2016.
Esteriormente, l'edificio si interfaccia con la densa maglia cittadina ricordando i materiali utilizzati negli edifici circostanti. Il bugnato proposto nel vicinato e' qui rivisitato e utilizzato come elemento decorativo capace di creare una serie di pieni e vuoti che permettono, con una studiata ritmicità, ai passanti di riuscire a scorgere parte dell'interno.
La facciata principale si mostra come un fronte duro ma allo stesso tempo aperto verso l'esterno, grazie alla presenza di un'ampia vetrata da cui è possibile intravedere il soggiorno, cosi' come una serie di elementi verticali in legno che possono essere mossi, aprendo od occludendo la vista degli spazi interni. In facciata e' inoltre presente un amplio elemento in vetrocemento, capace di donare grande luminosità alla camera da letto posta nell'immediato interno.
Entrando, è subito possibile notare l'influenza scarpiana che viene data al progetto: pareti in stucco lucido veneziano di varie colorazioni ed elementi di cornice in ferro ricorrono lungo tutti gli interni, creando un senso di continuità fra i vari piani dell'edificio.
Gli spazi si susseguono ed ognuno di essi risulta possedere una particolarità che, sebbene possa risultare completamente coerente con il resto dell'abitazione, è capace di rendere unico ogni spazio. Piccoli elementi, dettagli, che sanno però trasformare una "banale" stanza rettangolare in uno spazio molto più interessante. Dai pulsanti per l'accensione e lo spegnimento delle luci fino ai corrimani che accompagnano gli inquilini lungo i percorsi di spostamento verticale, tutto risulta essere parte di un insieme disegnato in maniera metodica ed accurata.
Lo spazio principale è sicuramente caratterizzato dal soggiorno, suddiviso in tre spazi separati tra loro da una serie di gradini. L'elemento a quota più bassa risulta essere la zona relax, dove poltrone e divani rendono lo spazio accogliente ai visitatori; a farla da padrone è però sicuramente un elemento di spicco, ovvero un cavalletto realizzato su disegno scarpiano: pochi sono gli esemplari esistenti, circa una trentina, e ancora meno quelli al di fuori del territorio veneto.
Interessanti sono le finiture delle pareti, in stucco lucido veneziano. Salendo la scala principale e guardando sulla destra, due elementi verticali apribili nascondono un televisore ed una credenza per gli alcolici.
Due grandi vetrate portano luce all'interno della stanza ed una dà sulla terrazza, i cui limiti risultano essere un vero e proprio omaggio al Maestro veneziano, ricordando in maniera puntuale le finiture della corte interna della Fondazione Querini Stampalia a Venezia.
Tornando all'interno, salendo di qualche gradino ci troviamo di fronte alla zona da pranzo, dove un tavolo in vetro con gambe in ferro, disegnato dallo stesso Richard Murphy, risulta essere l'elemento principale. Le sedute, per la maggior parte integrate nell'architettura della casa, risultano anch'esse meticolosamente disegnate. La parete di fondo, infine, viene colpita - ad una certa ora del giorno - da una lama di luce che sicuramente ricorda il lavoro scarpiano alla Gypsoteca Canoviana a Possagno. Il questo caso, la luce deriva da una finestra posta dietro la parete e la cui luce viene intervallata dalla presenza dei gradini che portano alla stanza da letto al piano superiore.
A chiudere lo spazio del soggiorno si trova la cucina, il cui livello è di un gradino più basso rispetto alla zona da pranzo. Il tutto si trova comunque rialzato rispetto al piano relax. In questo piccolo spazio si susseguono vari elementi scorrevoli a parete, che vanno a dar vita alle varie credenze.
Spostandosi al piano superiore, come anticipato, è presente la stanza da letto dello stesso Architetto Richard Murphy, corredata da un bagno privato e da una vasca da bagno all'interno della stessa stanza da letto. Una finestra "nascosta", con finitura esterna in "sandstone", si apre verso Hart Street e quindi la città. Nelle giornate limpide, è possibile godere della vita che scorre lungo la strada stando sdraiati nella vasca da bagno.
Al primo piano interrato è presente infine un'ultima stanza da letto, le cui finiture verticali sono praticamente tutte ricoperte in legno, fatta eccezione per dei tagli verticali in cui sono stati posti elementi di illuminazione. Interessante è la finestra della stanza, il cui metodo di oscuramento deriva dallo scorrimento di pannelli in legno lungo la finestra. La camera è corredata da un piccolo bagno, in cui sono posizionati ad incastro un WC, un piccolo lavandino ed una doccia.
Aspetto fondamentale di questo edificio è sicuramente la meccanicità che muove e trasforma l'abitazione in base alla stagione. Pannelli scorrevoli ricorrono lungo tutto l'edificio, permettendo agli inquilini di vivere uno spazio che si apre quasi completamente alla luce estiva e che invece si richiude in se stesso durante la fredda e buia stagione invernale.