STRATIFICAZIONE
"Roma è una città interrotta perché si è cessato di immaginarla"
Giulio Carlo Argan | 1978
Vincitore Open Call ART STOP MONTI | in collaborazione con nufactory e ATAC Roma
"La città di Roma, il suo sottosuolo, è l’esito di un processo di stratificazione storica millenaria, di fenomeni differenti: di fatti culturali, di espereinze artistiche, di memorie individuali che trovano compiuta sintesi nella comunnità contemporanea. Il mezzo per indagare tale sovrapposizione nei suoi segmenti temporali è senza dubbio quello della prassi archeologica, che svela testimoneanze secolari initerrrotte. Alla realizzaizone di questo fine interviene in questa città, dalle conformazioni così peculiari, anche la scienza architettonica che si fa discipolina storica, qui chiamata a cintaminare i suoi teoremi con le metodologie archeologiche, in uno scambio ricorrente tra progresso e conoscenza. L’azione dell’architetto che interviene per plasmare lo spazio, diventa a Roma l’anello di congiunzione tra passato e presente, in una continua alternanza del movimento “sopra/sotto”, di dialogo tra diacrona e sincronia che, quasi paradossalmente, mira però al futuro innovativo. In questa città, notoriamente spesso paralizzata, innovazione deve essere sinonimo di “libertà di movimento”. E’ negli interstizi di questo principio che si inserisce il progetto della metropolitana, di trasporto rapido di massa destinato a servizi urbani.
L’operazione in atto prevede un’invasione del mondo contemporaneo, delle sue moderne infrastrutture nei cunicoli spesso inesplorati del sottosuolo; è il contatto più diretto tra due realtà, dellla comunità per la comunità.
Trama di tessuto trasparente, ovvero lo strato ultimo, corrispondente alla morfologia delle componenti fisiche, culturali, architettoniche e archeologiche della città contemporanea che rappresenterà la quota di deposito del nuovo accumulo urbano del futuro. Ciò che è sotto gli occhi di tutti, che interviene sulla “faccia a vista” presuppone un recupero consapevole dello stato sotterraneo, esito a sua volta di un processo di sovrapposizione, dall’andamento imprevedibile," ma indirizzabile."