Nuovo campus universitario e restauro delle strutture esistenti sull’isola di Poveglia
Menzione
con Nicolas Piazza, Nicola Romagnoli, Eleonora Fantini
L’isola di Poveglia nel tempo ha alternato fasi di antropizzazione a momenti di spopolamento. Come in un sistema di forze uomo e natura si sono contrapposte in questo luogo e l’isola testimonia oggi, con le sue Piranesiane rovine avvolte dalla natura, l’equilibrio raggiunto. Il tema del recinto nasce da un’idea di nuova fondazione di questo luogo, nel tentativo di non distribuire il costruito in maniera uniforme sull’isola, ma concentrando le funzioni all’interno di un’unico spazio rettangolare ben definito. Fuori da esso è la natura. Al suo interno si trova invece il mondo minerale, costruito, antropizzato.
Le architetture mediante cui si interviene in questo luogo sono concepite secondo tre linee guida:
1 restauro dell’esistente senza aumento volumetrico
2 ampliamento della volumetria su edifici esistenti
3 inserimento di nuovi edifici
Le nuove architetture trovano una relazione volumetrica con le preesistenze, pur discostandosi nella scelta del linguaggio architettonico e nei materiali, che dichiarano la contemporaneità dell’intervento.