V HOUSE
Il progetto riguarda il rinnovo di parte della zona giorno di una casa singola su lotto. L’abitazione, realizzata da circa 20 anni, è stata sottoposta nel tempo a continue migliorie.
Nel caso specifico la difficoltà risiedeva nel fatto che gli interni esistenti, oltre che recenti, risultavano già architettonicamente curati, sia dal punto di vista degli spazi che del dettaglio. Al tempo stesso la cura degli arredi e delle superfici rendeva particolarmente difficile migliorare la situazione, al punto che, in occasione del primo sopralluogo, la casa non sembrava necessitare di alcun intervento.
Il principale interesse del committente riguardava l’unione della zona pranzo con la cucina, inizialmente concepite come entità distinte. Eliminate le barriere fisiche, costituite da pareti e vetrate di separazione, l’intervento si è quindi concentrato sulla capacità degli elementi di arredo di collegare tra loro gli spazi. Da questa considerazione deriva l’andamento a “L” dei volumi della cucina, che hanno il duplice compito di segnare il limite spaziale della stessa nella zona alta del pensile ed espanderne i limiti mediante gli elementi d’angolo che piegano e sconfinano nell’atrio di ingresso (mobile contenitore a giorno) e verso il pranzo (tavolo snack).
Per bilanciare l’espansione verso l’esterno della cucina, gli elementi sono stati ridotti a forme il più possibile neutre, pulite e poco invasive. Il risultato è stato ottenuto riducendo al minimo le differenze cromatiche e l’articolazione dei volumi. Per quanto riguarda la scelta dei materiali, il legno laccato bianco e i piani della cucina contribuiscono a diffondere la luce all’interno degli ambienti mentre il noce canaletto a contrasto (con tonalità desaturata) di ante, pensili e tavolo snack conferisce matericità ai volumi. La luminosità delle pareti e del soffitto è bilanciata dalla tonalità scura del pavimento in lastre di grande formato.
Lo stesso approccio ha coinvolto infine la zona dell’ingresso e la scala che porta alle camere del piano superiore. Nel primo caso, dalla controsoffittatura esistente sono state rimosse le antiestetiche griglie di ventilazione standard per essere sostituite da discreti intagli orizzontali. Per quanto riguarda la scala, l’esistente strato di finitura in rovere è stato sostituito da un rivestimento integrale in lastre, come per il pavimento della cucina, conferendo così alla rampa un aspetto più pulito e materico.