Museo dell’Automobile
Ristrutturazione e ampliamento del Museo Nazionale dell’Automobile di Torino
Il complesso attuale del museo, progettato da Amedeo Albertini nel 1958-60, si articola in vari corpi edilizi, dei quali il principale si affaccia verso il Po e corso Unità d’Italia con una facciata convessa di 114 metri di lunghezza. Il bando di concorso richiedeva l’addizione di una nuova ala su via Richelmy e la riorganizzazione del sistema degli accessi carrabili e pedonali per adeguarli alle più recenti evoluzioni dei musei in Europa. Il nuovo museo, con un’affluenza prevista di 250.000 persone/anno affiancata da una consistente attività convegnistica e didattica, potrà così diventare un elemento trainante del rinnovo urbano del quadrante sud della città.
L’ingresso a Torino da sud è contraddistinto dall’alta qualità paesaggistica e ambientale della parkway verde lungo le rive del Po, punteggiata dalla presenza dei grandi volumi del Palazzo del Lavoro di Pierluigi Nervi e dal rinnovato Palavela.
Il progetto articola il rapporto tra la percezione veloce da corso Unità d’Italia e la definizione di un ambito pedonale più raccolto in corrispondenza del suo innesto su via Richelmy. L’impianto simmetrico dell’edificio esistente è “riletto” dal nuovo basamento per rispondere alle diverse condizioni dell’intorno ed enfatizzare il rapporto con largo Unità d’Italia.
Sottolineando le distese linee orizzontali del fronte esistente sul fiume, il nuovo attacco a terra articola una serie di spazi di relazione che accolgono i diversi ambiti pubblici del museo e delle attività connesse (bookshop, vendita di merchandising, bar-cafeteria).
In sintonia con molti esempi europei contemporanei, le funzioni propriamente espositive sono integrate da una serie di attività complementari che fanno vivere il Museo dell’Automobile a tutte le ore del giorno e della sera.
La corte esistente si trasforma in uno nuovo spazio eventi grazie alla realizzazione di una copertura di ampia luce. Diventando uno spazio interno la corte, sulla quale affacciano i percorsi museali, garantisce un orientamento dei visitatori estremamente naturale, diventa insieme alle esistenti passerelle di collegamento tra i due corpi il cuore di un collaudato schema espositivo “ad anello”.
La nuova ala sul lato ovest, un grande spazio indiviso dalla grande flessibilità allestitiva, si integra al corpo esistente abbracciandone il fianco e dando continuità ai due prospetti “urbani”.
La nuova facciata di vetro trattato con diversi gradi di trasparenza unifica il fronte su via Richelmy, rinnovando l’immagine del museo con una grande attenzione nel rapporto tra parti esistenti e parti nuove, riunite da un approccio progettuale capace di valorizzare e dare unità al complesso.
L’auditorium e le sale didattiche verso via Zuretti possono facilmente funzionare sia in maniera indipendente sia in connessione con il museo e il ristorante, animando così un complesso museale dalla collezione di automobili unica in Europa.
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