INTORNO AL VOLUME
UN INTERNO DI TORINO. MOLTA LUCE, CEMENTO, LEGNO E FERRO.
IL PROGETTO SI SVILUPPA INTORNO AL VOLUME DI VETRO CHE OSPITA IL BAGNO E IL SOPPALCO. IL VOLUME, POSTO IN MEZZO ALL'ORIGINALE CORRIDOIO D'INGRESSO, LIBERA LA PIANTA OTTENENDO UNA ZONA GIORNO COMPLETAMENTE APERTA. INTORNO AL VOLUME SI CREA COSI' LA DISTRIBUZIONE DEGLI AMBIENTI DELLA CASA: UN PERCORSO CIRCOLARE CHE DILATA LO SPAZIO E LO DIVERSIFICA CREANDO SEMPRE NUOVE PROSPETTIVE.
Il progetto parte dall'idea di creare un'unica grande zona giorno che si affacci sul giardino posto a sud, con accesso al balcone che permetta di entrare in contatto diretto col verde che costituisce la grande ricchezza di questa casa.
La superficie deve essere libera, aperta e percorribile per intero dalla luce per dilatare il più possibile lo spazio. Per sfruttare al meglio la metratura si decide di inglobare nella zona giorno anche il grande corridoio di ingresso, ma in questo luogo si pensa di realizzare un volume.
Un volume che lasci passare la luce, intorno al quale si svolgano le funzioni del vivere.
Intorno al volume si corre e si gioca, intorno al volume si mangia e si soggiorna, intorno al volume si dorme e si riposa, intorno al volume si crea una zona protetta di ingresso, intorno al volume si accede alle camere.
Il volume è un parallelepipedo di vetro con struttura di ferro, che al suo interno ospita un bagno, un piccolo ripostiglio, un vano tecnico e una scala. La scala conduce sopra il volume dove si trova un soppalco con un letto per gli ospiti. Il soppalco si affaccia tutto intorno sulla zona giorno e sugli spazi distributivi che circondano il volume.
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Il bagno all'interno del volume ha pareti in vetro opalino. La luce al suo interno è morbida ed omogenea perché diffusa dai vetri. La privacy però è garantita, i vetri fanno passare la luce, ma non lasciano vedere attraverso né di giorno né di notte con la luce accesa. Al contrario di notte il volume si trasforma in una fonte di luce, una grande lampada che diffonde tutto intorno a sé illuminando gli ambienti che lo circondano. Le pareti vetrate però non consentono l'incasso dei tubi idraulici ed elettrici quindi gli impianti sono tutti a vista con grandi tubi d'acciaio che li raccolgono.
Il tema dei tubi d'acciaio, nato per superare un vincolo, si è trasformato in un elemento che caratterizza il progetto e allora lo riutilizziamo anche nell'altro bagno dove i rubinetti di vasca e lavandino vengono sostituiti da semplici tubi di acciaio grezzo che scendono dal soffitto e il termosifone viene sostituito da un lungo tubo flessibile arrotolato.
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Cemento, legno di recupero e ferro sono i materiali che caratterizzano il progetto. L'input iniziale all'uso di questi materiali è stato il budget a disposizione piuttosto esiguo. Un limite che si è trasformato in un'occasione di sperimentare dei materiali molto interessanti. Così il cemento è diventato il materiale che costituisce i pavimenti, i davanzali, il piano della cucina, il blocco dell'isola della cucina, il lavandino, la vasca e il gradino di uno dei bagni. Un unico materiale che conferisce unitarietà e pulizia al progetto. Per contrasto con l'aspetto freddo del cemento si è deciso di utilizzare il legno. Assi da cantiere per il soppalco, pallet per la cabina armadi e il divano, uno vecchio pavimento di noce avanzo di una falegnameria come rivestimento della cucina, grandi assi di noce recuperato per il tavolo, tavole gialle dei casseri per tavolo e letto dei bambini, vecchie cassette di legno come complementi d'arredo. Il ferro invece caratterizza le luci, la scala che conduce al soppalco e le strutture del tavolo, degli sgabelli e del volume centrale.
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In una casa con tre bambini (3 - 5 - 7 anni) si deve poter giocare. Allora il letto può diventare una grande fetta di formaggio coi buchi su cui ci si possa arrampicare e che possa essere trasformata in una casetta, in una palestra su cui fare acrobazie, in un tirassegno, in un canestro di tante dimensioni.
E ancora il soppalco non è solo la stanza degli ospiti ma è anche una casa sull'albero e un castello incantato: un luogo dove leggere, giocare, riposare, spiare, fare agguati, nascondersi. Un luogo in cui la fantasia può esprimersi e spaziare!
Ogni angolo della casa deve potersi trasformare in gioco. Intorno al volume si può rincorrere il gatto, la scala di ferro che conduce al soppalco è una montagna da scalare, i tagli della muratura che definiscono la parete del camino sono ottime feritoie da cui fare agguati sorprendenti.
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Ma i piccoli cresceranno e allora i mobili devono crescere con loro. Così il tavolo dei bambini è pensato per diventare più alto con poco lavoro e gli sgabelli della cucina sono pensati per diventare per adulto o per bambino a seconda del lato in cui si utilizzano.