CENTRO CULTURALE NEL MAGAZZINO EX SIR
consulenti: M. Bencivenni, F. Santarella
collaboratori: M. Nardini, G. Screpanti, S. Silvi, C. Zuffa; rendering F. Gassani
pubblicazioni: M. Mattei, Magazzino ex SIR a Ravenna, Edifir Edizioni, Firenze 2016
Il Padiglione dell'ex SIR, situato in una zona centrale della Darsena di Ravenna, rappresenta una delle testimonianze più significative dell’archeologia industriale della città. L'imponente fabbricato, di ml 175 di lunghezza, è un forte segno d’identità urbana, simbolo della memoria industriale della città.
Il progetto prevede il recupero del grande padiglione per destinarlo a sede del nuovo Centro Espositivo e Culturale della Darsena ed accogliere pertanto un insieme di funzioni espositive e culturali, quali auditorium, scuola di musica, laboratorio teatrale, libreria, biblioteca, caffetteria, ristorante e altre attività commerciali. Il progetto intende in questo modo rispondere alla necessità di nuovi spazi per la cultura e il tempo libero da destinare alla cittadinanza e in particolare alle giovani generazioni. Spazi quasi del tutto assenti in un quartiere “giovane”, multietnico e in rapida trasformazione quale il quartiere della Darsena.
Il grande padiglione, originariamente destinato a magazzino di stoccaggio dei concimi chimici per l’agricoltura, presenta in pianta la forma di un rettangolo di ml. 30 x 175, per un’altezza di ml. 17,8 e una superficie coperta di mq 5.250. Il fabbricato presenta una struttura di copertura libera da appoggi centrali, caratterizzata dalla sequenza di 34 archi parabolici in cemento armato e da un solaio prefabbricato in latero-cemento.
La concezione strutturale è particolarmente interessante: lo schema tipologico adottato riprende il modello statico dell’arco parabolico a tre cerniere ideato negli anni ’30 da Pier Luigi Nervi. La forma architettonica del padiglione, di particolare bellezza, richiama l’immagine di una moderna “cattedrale” del lavoro.
Il principale obiettivo del progetto è quello di salvare il padiglione da una sua possibile demolizione e di salvaguardare integralmente la sua spazialità interna e configurazione architettonica originaria.